Oppioidi indiani, piaga africana – Nigrizia

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 


Un’inchiesta della BBC ha scoperto un traffico di oppioidi condotto da un’azienda farmaceutica indiana nell’Africa occidentale

21 Febbraio 2025

Articolo di Redazione

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

Tempo di lettura 3 minuti

Un nuovo cocktail letale sta prendendo d’assalto le strade dell’Africa occidentale. Un’inchiesta della BBC ha svelato che l’azienda farmaceutica indiana Aveo Pharmaceuticals produce e distribuisce illegalmente un mix di tapentadolo e carisoprodolo, un oppioide potente combinato con un miorilassante vietato in Europa. Queste pillole, vendute sotto diversi marchi tra cui Tafrodol, stanno alimentando un’epidemia silenziosa che colpisce milioni di giovani in Ghana, Nigeria e Costa d’Avorio. La circolazione sta avvenendo così su così vasta scala da star causando quella che la BBC definisce una vera crisi della sanità pubblica. 

Un traffico senza scrupoli

L’indagine della BBC ha portato alla luce il modus operandi di Aveo. Attraverso un agente sotto copertura, i giornalisti hanno documentato come l’azienda non solo sia consapevole dell’uso illecito dei propri prodotti, ma li promuova apertamente per il mercato clandestino africano. “Questo è business”, ha dichiarato Vinod Sharma, uno dei direttori dell’azienda, mentre mostrava con noncuranza le confezioni delle pillole che stanno devastando intere comunità.

L’assenza di regolamentazioni efficaci e la domanda crescente hanno trasformato questi farmaci in una nuova droga di strada, facilmente reperibile e poco costosa. La loro diffusione si inserisce in un mercato già segnato dall’abuso di oppioidi, che in Nigeria conta almeno quattro milioni di consumatori.

L’Africa Occidentale, un hub di farmaci contraffatti 

Non è proprio una novità nell’Africa occidentale. Tra il 2017 e il 2021, sono state sequestrate oltre 605 tonnellate di prodotti medicinali illeciti, che si stima causino circa 267mila morti l’anno in tutta l’Africa subsahariana. 

Nel settembre del 2023, un rapporto della CEDEAO ha dimostrato la diffusione capillare di farmaci contraffatti nella regione, un business che pari superi addirittura il traffico di petrolio e cocaina messi assieme, con il 50% dei prodotti contraffatti denunciati che non proviene dal continente. Dal punto di vista interno, invece, il Ghana, dove ora si stanno diffondendo in modo capillare gli oppioidi di Aveo, è uno degli hub principali. 

La resistenza locale

Di fronte a questa crisi, alcune comunità cercano di reagire. A Tamale, in Ghana, un gruppo di volontari guidato dal leader locale Alhassan Maham ha formato una task force per contrastare la diffusione della droga. Il loro metodo è diretto: individuare gli spacciatori, sequestrare le pillole e bruciarle pubblicamente. Tuttavia, senza un intervento sistemico, queste iniziative restano gocce nel mare di un problema che richiede soluzioni più ampie.

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 

India sotto accusa

Le autorità indiane, dal canto loro, affermano di monitorare attentamente le esportazioni farmaceutiche e di collaborare con i paesi importatori per prevenire illeciti. Tuttavia, il caso Aveo dimostra che i controlli sono insufficienti e che aziende senza scrupoli continuano a sfruttare le falle del sistema per fare profitti sulla pelle di milioni di giovani.

Se l’India non interverrà con regolamentazioni più severe, il rischio è duplice: da un lato, la salute pubblica africana continuerà a deteriorarsi sotto l’assalto degli oppioidi; dall’altro, la credibilità dell’industria farmaceutica indiana, leader nella produzione di medicinali generici, sarà compromessa. 

Anche in questo, non sarebbe la prima volta: sempre nel 2023 aveva destato preoccupazione a livello internazionale la morte in Gambia di quasi 70 bambini a causa di diversi sciroppi per la tosse realizzati dal colosso farmaceutico indiano Maiden Pharmaceuticals. Gli operatori dell’Organizzazione mondiale della sanità avevano rinvenuto nei loro prodotti numerose violazioni dei regolamenti e valori completamente fuori misura di sostanze come glicole dietilenico e glicole etilenico. (AB)

Copyright echo date(“Y”); ?> © Nigrizia – Per la riproduzione integrale o parziale di questo articolo contattare previamente la redazione: redazione@nigrizia.it

Condividi questo articolo





Source link

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link