VERTENZA VENETO – DELIBERATO L’INTEVENTO DELLA TASK-FORCE

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Il C.N. DIRIGENTISCUOLA ha deliberato l’intervento della propria task-force per protestare contro l’operato dell’UPD del Veneto.

E’ la seconda volta, dalla costituzione, che il C.N. delibera l’intervento della task-force.

Abbiamo tentato in tutti i modi di risolvere il problema chiedendo l’archiviazione dell’avvio di un procedimento disciplinare palesemente illegittimo e vessatorio avviato dopo tre mesi dalla conoscenza del fatto, ovvero di aver rilasciato una autorizzazione su segnalazione e richiesta della Regione; autorizzazione immediatamente annullata in autotutela appena l’USR ha comunicato alla DS che l’autorizzazione era illegittima. L’Amministrazione era quindi a conoscenza. Per tre mesi è stata silente! Verso la fine di gennaio le viene notificata una contestazione di addebiti dichiarando che ne era venuta a conoscenza solo il 20 di dicembre: maldestro tentativo di rientrare nei previsti 30 giorni. Una contestazione pesantissima …da licenziamento o, nella migliore delle ipotesi, da lunga sospensione. 

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Sia  la Dirigente dell’UPD, che il Direttore Generale dell’USR non hanno neanche  riscontrato la motivata richiesta e relativo sollecito di archiviazione.   Il che era prevedibile conoscendo i soggetti in causa: archiviare vuol dire ammettere di aver sbagliato e questo non è da tutti, specie quando non si corre alcun rischio! Non risulta che sia mai stato avviato un procedimento disciplinare nei confronti di qualsivoglia dirigente o direttore generale: agiscono impunemente e non vengono neanche sanzionati quando i loro provvedimenti vengono annullati dal Giudice al quale si è costretti a ricorrere. Eppure il D.L.vo 165 lo prevede esplicitamente. 

Basta anche una lettera anonima, una segnalazione generica, magari costruita a tavolino, e immediatamente vengono disposte ispezioni o avviati procedimenti disciplinari nei confronti dei dirigenti scolastici. Raramente, invece, l’amministrazione interviene allorquando lo richiede il dirigente scolastico.

Sono pochi i DD.GG. che quando ricevono segnalazioni, esposti, denunce prima sentono i DS, chiedono spiegazioni e relazioni.

Meraviglia e sconcerta il silenzio del Ministero. Il minimo che avrebbe dovuto fare, oltre che ordinare, previo verifica di quando denunciato da DIRIGENTISCUOLA, l’archiviazione della vertenza che ci occupa, avrebbe o dovrebbe anche disporre un’ accurata ispezione per verificare se la dirigente dell’UPD è la persona più adatta per gestire un settore così complesso e delicato.  Chi ricopre incarichi del genere dovrebbe prima essere sottoposta ad analisi didattica per verificare, ancora prima delle competenze normative, il possesso del necessario equilibrio e capacità di valutazione.

Ed è quello che DIRIGENTISCUOLA ha chiesto e sollecitato con ogni mezzo,  prima di deliberare la manifestazione sotto l’USR, prevista per il mese di marzo, previa autorizzazione della Questura.

Meraviglia e sconcerta il comportamento del Ministero anche perché, per un’altra  segnalazione di DIRIGENTISCUOLA contro una ispezione a dir poco anomala,  disposta dal D.G. della Lombardia, non ha esitato a disposto un’ispezione ministeriale sull’operato dell’USR.

Dobbiamo ancora una volta prendere atto che la legge è uguale per tutti e che non tutti sono uguali per la legge? La Dirigente dell’UPD e il D.G. del Veneto godono forse di qualche particolare immunità? Sono intoccabili? Non rispondono a nessuno del loro operato?

Il Presidente Fratta: “Queste cose non possono essere tollerate. Bisogna reagire con ogni mezzo. Alla categoria  posso solo dire che non possiamo lasciare soli i colleghi che vengono perseguitati con provvedimenti illegittimi e ingiusti.  Domani può toccare a chiunque! Questi attacchi illegittimi e vessatori alla categoria devono finire. Un dirigente che lavora h/24 anche in condizioni precarie e spesso senza personale, deve avere il supporto dell’Amministrazione, non essere vessato dalla stessa. L’amministrazione non può essere nemica o controparte dei dirigenti scolastici. La categoria deve dare un segnale forte e chiaro. Invito, soprattutto i colleghi del Veneto e delle regioni limitrofe a partecipare  numerosi insieme ai componenti della task-force. Facciamo sentire forte e chiara la nostra indignazione.”   

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