Adista News – Il mosaico della seduzione per soggiogare le vittime

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n° 8 del 01/03/2025

DOC-3367. ROMA-ADISTA. Suor Danielle Victoria Lussier e suor Theresa Aletheia Noble, entrambe statunitensi, erano religiose delle Figlie di san Paolo. Insieme ad altre, hanno accusato il loro direttore spirituale, p. David Nicgorski, ex superiore generale degli Oblati della Vergine Maria, di abusi sessuali. Molto fiacca la risposta del Vaticano, che ha “soltanto” sospeso per cinque anni Nicgorski dall’incarico di direttore spirituale. Oggi, uscite da quella congregazione, hanno fondato un’associazione privata di fedeli di diritto diocesano con l’idea che un giorno diventi un istituto religioso: le Sisters of the Little Way of Beauty, Truth and Goodness (Sorelle della Piccola Via della Bellezza, della Verità e della Bontà): una realtà con un carisma particolare per coloro che, ai margini della Chiesa, sono state vittimizzate o scandalizzate da un suo membro.

Hanno raccontato la loro storia a The Pillar, l’anno scorso (15/1/2024). Sr. Theresa Aletheia racconta il suo disagio per le attenzioni mostrate nei suoi confronti da quest’uomo che, essendo venerato da tutti, è riuscito però a superare le sue resistenze e a farla sentire, come spesso accade in questi casi, “speciale”. Siamo nel 2015, e Nicgorski, all’epoca 58enne, fino ad allora provinciale americano del suo ordine, era stato eletto superiore maggiore. Anche a distanza, negli incontri online da Roma, entrando nel quotidiano della donna, trasforma il suo rapporto con lei in una dipendenza, mentre il suo atteggiamento si fa sempre più seduttivo ed esplicito. «Ciò che continuavo a pensare era che dovevo essere davvero speciale per lui», ha detto a The Pillar. Ma quasi ogni conversazione assume un connotato sessuale. Per lei, violentata prima di entrare nella vita religiosa, dunque fragilizzata, il quadro si fa confuso, nella convinzione che tutto questo fosse un suo problema di “lettura” degli eventi.

L’anno successivo, però, il religioso si spinge a gesti fisici in pubblico che la lasciano sgomenta. E non è l’unica. Nel 2009, suor Danielle Victoria Lussier aveva incontrato Nicgorski durante un ritiro. Non era ancora una religiosa. Anche in quel caso, il religioso aveva sessualizzato la direzione spirituale, ma la stima di cui godeva produsse in lei l’effetto di fidarsi «del suo giudizio più che del mio».

Anche un’altra donna accusa p. Nicgorski. I meccanismi sono gli stessi. «Lui citava le Scritture, o dottori della Chiesa che erano noti per essere mistici, e sosteneva che Santa Teresa d’Avila in realtà aveva una relazione “psicosessuale” con Gesù», ha ricordato. Questa terza religiosa subì un’aggressione fisica, che le provocò depressione e sensi di colpa. Le Figlie di San Paolo, informate, sembrano non avere immediatamente sospeso il loro rapporto con il sacerdote, minimizzando l’episodio. Secondo quanto riferito dalle donne, nel settembre 2017 però le Paoline annunciarono che Nicgorski era stato «accusato in modo credibile» di cattiva condotta e si rivolsero alle Oblate della Vergine Maria: Nicgorski non era più il benvenuto a offrire direzione spirituale alle suore. Nel gennaio 2018 venne informata l’arcidiocesi di Boston che contattò il Dicastero per gli Istituti di vita consacrata del Vaticano con dichiarazioni giurate delle presunte vittime. Passano due anni prima di ottenere una risposta. Una pessima risposta: in sostanza, la loro parola contro quella di Nicgorski, il che precludeva qualsiasi provvedimento sanzionatorio. Devastante, per le suore. Ma le Figlie di San Paolo insistono e producono nuove testimonianze. Solo nel maggio 2023 vengono a sapere che la Santa Sede aveva proibito a Nicgorski «di svolgere il ministero della direzione spirituale per cinque anni». A livello diocesano, pare che il sacerdote non abbia più avuto facoltà di esercitare il ministero dal 2017, all’epoca delle prime accuse. Ma altrove? Sta di fatto che ha continuato il suo mandato di superiore generale degli Oblati fino alla sua conclusione nel luglio 2022. «Se pensano che la risposta appropriata all’aggressione sessuale di qualcuno in una relazione sacra con evidenti dinamiche di potere sia semplicemente bandirlo dalla direzione spirituale per cinque anni, è ridicolo quanto ingiusto», ha detto suor Theresa Aletheia a The Pillar.

Ora Suor Theresa Aletheia e suor Danielle Victoria hanno dato vita alle Sorelle della Piccola Via della Bellezza, della Verità e della Bontà, con sede in Oregon, con la missione di impegnarsi per la riforma della Chiesa, in particolare per quanto riguarda l’attenzione alle vittime di abusi. Entrambe si stanno diplomando in Safeguarding alla Pontificia Università Gregoriana. Di seguito riportiamo una riflessione di suor Danielle Victoria, che ha alle spalle una formazione artistica, pubblicata sul sito delle Sorelle della Piccola Via sul rapporto tra arte e abusi, con particolare riferimento al caso dell’ex gesuita mosaicista Marko Ivan Rupnik (https://www.sistersofthelittleway.com/p/the-case-of-marko-rupnik-an-artists, 12/2).

*Foto presa da Wikimedia Commons, immagine originale e licenza