Flop della lotteria degli scontrini: nel 2021 lo stock è stato di 137 milioni, mentre nei primi undici mesi del 2024 la soglia è scesa a 38,8 milioni
I contribuenti italiani con debiti fiscali non ancora riscossi dalle Agenzie fiscali sono circa 22,8 milioni, di cui 3,6 milioni sono rappresentati da persone giuridiche (società di capitali, enti commerciali, cooperative, ecc.) e i restanti 19,2 milioni da persone fisiche. Tra queste ultime, 16,3 milioni sono lavoratori dipendenti, pensionati e percettori di altre forme di reddito (da beni mobili, immobili, ecc.), mentre i rimanenti 2,9 milioni, corrispondenti al 12,7 % del totale, sono partite Iva. «Secondo le statistiche ufficiali dell’Agenzia delle Entrate, solo un debitore col fisco su otto è una partita Iva», evidenzia la Cgia di Mestre che ha elaborato i dati.
Le tasse non riscosse
Tra il 2000 e il 2024 le tasse, contributi, imposte, bollette, multe, etc., non riscosse dal fisco italiano o da altri enti sono pari a 1.274,5 miliardi di euro. L’importo potenzialmente recuperabile si riduce a poco più di 100 miliardi di euro (7,9 per cento del totale). Mentre il cosiddetto magazzino residuo è composto da 175 milioni di cartelle per un numero complessivo di 291 milioni di crediti. «Gli avvisi di addebito e di accertamento esecutivo sono mediamente di importo molto contenuto: il 76 per cento dei singoli crediti, infatti, sono di importo inferiore a 1.000 euro e cubano complessivamente 59 miliardi di euro», spiega la Cgia.
Al Centro-Sud più di metà dell’evasione
Sebbene al Nord sia concentrata la stragrande maggioranza della ricchezza prodotta nel Paese e la parte più dinamica delle attività economiche e produttive, dei 1.274 miliardi di euro di tasse non riscosse negli ultimi 25 anni, il 58 per cento, pari a 739,3 miliardi di euro sono riconducibili alle regioni del Centrosud. Il rimanente 42 per cento, invece, è in capo alle regioni del Nord che cubano 535.1 miliardi di euro non versati. Prendendo come riferimento il dato pro capite, la situazione più critica si verifica nel Lazio, dove i debiti fiscali da riscuotere sono pari a 39.673 euro. Seguono la Campania con 27.264 euro pro capite, la Lombardia con 25.904 euro, il Molise con 20.469 euro e le Marche con 20.078 euro. In valore assoluto, l’importo record non pagato è in capo alla Lombardia con 259,4 miliardi di euro. Seguono il Lazio con 226,7 miliardi di euro, la Campania con 152,5 miliardi, l’Emilia Romagna con 87,9 miliardi e la Sicilia con 87,8 miliardi di euro.
Il flop della lotteria degli scontrini
«Il cashback e la lotteria degli scontrini sono state tra le misure messe in campo in questi ultimi anni per contrastare l’evasione fiscale che non hanno ottenuto i risultati sperati», dice la Cgia. A differenza del cashback, lotteria degli scontrini è ancora in vigore, ma è crollato il numero dei richiedenti. Se nel 2021 la trasmissione al sistema ha interessato 137 milioni di scontrini, nel 2022 lo stock è diminuito a 41 milioni, nel 2023 è sceso a 33,5 milioni e nei primi undici mesi del 2024 la soglia è leggermente risalita a 38,8 milioni.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link