SPS Italia, artificial intelligence ed education tra i cardini della fiera 2025

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Nell’edizione 2024, SPS Italia, la fiera dell’automazione e del digitale per l’industria intelligente e sostenibile, appuntamento di riferimento italiano che pone il focus sule tecnologie abilitanti per la fabbrica, ha accolto oltre 4 mila studenti, inclusa una quota fisiologica di frequentanti ITS.

Numeri ugualmente importanti, su questo fronte, sono attesi nell’edizione 2025: la manifestazione torna a Parma dal 13 al 15 maggio 2025, con sei padiglioni espositivi e 800 espositori previsti.

Anche quest’anno, uno spazio importante è appunto riservato alla formazione, che trova sempre casa nel Digital District: come raccontato all’evento di presentazione milanese della manifestazione, tra i padiglioni 4, 7 e 8 si snoderà infatti il distretto digitale, “un percorso espositivo dinamico con demo funzionanti e casi applicativi di Industrial IT & AI, Start Up e Education”.

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Come raccontato da Daniele Lopizzo, Show Director SPS Italia, “la vocazione è di portare agli studenti il mercato, l’industria e fargli conoscere cosa possono trovare una volta finito il percorso di studi”. L’offerta dedicata sarà quindi sempre più “raccolta” e declinata tra appuntamenti e iniziative complementari che consentiranno di orientare lo sguardo sul dopo, quando una nuova vita comincia lontano dai banchi (ma nel caso degli ITS la formazione in azienda è già parte del percorso, nella logica duale).

Daniele Lopizzo, Show Director SPS Italia

Tra le novità del 2025, anche un appuntamento a Siena, con una tavola rotonda il programma il 2 aprile presso l’Università del capoluogo toscano: un incontro che fa parte dell’Education on Tour, il concept che “vuole favorire il dialogo tra gli espositori di SPS Italia e il mondo accademico, la divulgazione delle opportunità professionali in ambito industriale per le nuove generazioni e il matchmaking tra fornitori di tecnologie e ragazzi”.

Se, a Parma, il settore Education, nel padiglione 8, mira esplicitamente a fare formazione e a promuovere interesse verso le professioni emergenti affrontando il mismatch delle competenze, con un apposito spazio rivolto a studenti e docenti di ITS e Università, occhio anche alla nuova area dedicata alle potenzialità dell’intelligenza artificiale nell’industria. Il tema, caldissimo di per sé, trova uno spazio privilegiato in fiera, con un intero padiglione che non vuole essere solo un hub per le aziende ma anche il contesto per mettere in luce le reali applicazioni della tecnologia. La stessa SPS, come affermato da Lopizzo, sta lavorando su “una piccola applicazione per raccontare al visitatore che cos’è l’AI e perché la trova in fiera”.

Sebbene si senta parlare di intelligenza artificiale costantemente, è urgente mostrare cosa concretamente fa la tecnologia, non solo cambiando volto alle prassi aziendali ma anche determinando nuovi ruoli e mansioni nella fabbrica del futuro. Un discorso che chiama in causa anche la formazione che può cambiare davvero solo se conosce, in profondità, le trasformazioni in corso.

Come ben sottolineato da Fiorella Operto, Board of Directors, Scuola di Robotica, “la tendenza, ormai più che ventennale, di sostituire il lavoro umano con robot o automazione avanzata non ha considerato che per gestire macchine sofisticate e robot e il processo collegato occorrano tecnici o comunque personale che abbia una certa qualifica e competenza per muoversi in un ambiente tecnologicamente avanzato (STEM a livello base, criteri di sicurezza, tempi e modi, ecc ). Oggi mancano in Europa più di due milioni di lavoratori dotati di competenze ICT, moltissimi dei quali nell’industria e indotto”. Il messaggio sul lavoro e formazione, e sulle difficoltà di reperimento dei profili ICT, risuonerà anche in fiera e la speranza è che, in particolare, sempre più donne si mettano all’ascolto: “Per affrontare questa sfida è essenziale incoraggiare un maggior numero di donne a partecipare all’economia digitale. Oggi solo il 17% dei quasi 8 milioni di specialisti ICT in Europa sono donne“, ha rimarcato Operto.

Con il suo appuntamento fieristico, ovviamente dedicato agli addetti ai lavori ma in grado di includere anche il target giovane, SPS Italia racconta l’evoluzione dell’industria, rappresentando un punto di riferimento per l’innovazione del manifatturiero (nei padiglioni 3, 5 e 6 saranno in mostra prodotti e soluzioni dei principali fornitori di componenti e sistemi per l’automazione industriale, robotica, meccatronica, digital&software, tecnologie per lo smart manufacturing e Industria 5.0.)

Sarà interessante apprendere i risultati di un sondaggio che SPS Italia e Scuola di Robotica, in collaborazione con economisti e sociologi, hanno sottoposto agli istituti superiori (licei, istituti tecnologici e professionali) nell’anno scolastico in corso al fine di mappare la percezione dei giovani circa il lavoro nella manifattura. I risultati, in un senso o nell’altro, diranno qualcosa di rilevante sul sentiment di chi potrebbe un domani lavorare proprio in un settore nodale per il paese, passando, eventualmente, proprio dalla formazione tecnologica superiore.

E se per gli studenti delle scuole superiori c’è ancora tempo per comprendere come l’innovazione cambi l’industria, per gli addetti ai lavori a disposizione c’è il Position Paper, un progetto promosso da SPS Italia in collaborazione con il Comitato Scientifico della manifestazione, composto da oltre 180 membri tra realtà produttive e mondo accademico. Nasce, infatti, “per fornire alle aziende italiane linee guida utili per orientarsi nel panorama delle tecnologie innovative ma idealmente potrebbe diventare uno strumento utile anche per chi, pensando alle sfide dei contesti professionali in cui andrà ad operare, vuole iniziare fin d’ora ad approfondire il tema. Per facilitare interesse e fruizione, SPS Italia ha varato una nuova formula con contenuti più immediati e fruibili con capitoli brevi (su argomenti selezionati) e pillole del Comitato della serie Tech ‘n go (al termine dei rilasci, capitoli descrittivi più consistenti andranno a costituire il Position Paper 2025, ndr)

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Si parla di nuove competenze per le fabbriche digitali e le skill di automazione; di sostenibilità col supporto delle tecnologie di automazione IT/OT; di cybersecurity e data protection nel contesto industriale; IA, Big Data e impatto sui modelli di business. Come già detto, il target del paper sono le aziende ma, dopotutto, alcune imprese del settore siedono nei board ITS e, pensando agli studenti, il Position Paper potrebbe tornare utile anche a chi si sta formando, per concedersi un excursus in anticipo sui tempi.



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