L’incontro si è svolto venerdì 24 gennaio, coinvolgendo famiglie e coppie di fidanzati in un momento di riflessione, preghiera e condivisione. L’evento è stato introdotto da don Giuseppe Faedda, che ha accolto i partecipanti presentando il Gruppo Famiglia, una realtà parrocchiale attiva e dedicata alla crescita spirituale e relazionale delle famiglie.
L’incontro si è aperto con una preghiera dell’Arcivescovo, che ha posto l’attenzione sull’importanza di camminare insieme come comunità, per riscoprire la missione familiare all’interno della Chiesa.
Testimonianza: Angela e Alberto
Angela e Alberto hanno condiviso la loro esperienza matrimoniale e il cammino nel Gruppo Famiglia. Hanno spiegato che il gruppo è nato inizialmente come spazio di formazione interna, con riflessioni condotte in équipe. Dal secondo anno, il gruppo ha accolto altre famiglie, organizzando incontri mensili che alternano momenti di lettura della Parola, riflessioni guidate da coppie o sacerdoti – anche provenienti da altre comunità – e occasioni conviviali come cene e attività sociali.
Un tratto distintivo del gruppo è la capacità di creare un ambiente accogliente, dove le famiglie si sentono sostenute e valorizzate, scoprendo che le difficoltà vissute sono spesso condivise. Momenti simbolici del loro percorso sono la grigliata di inizio anno e la visita a realtà di impegno sociale, che chiude ogni ciclo annuale di incontri.
Coinvolgimento interattivo
Per stimolare la partecipazione, è stato proposto un gioco interattivo: tramite un QRcode, i presenti hanno risposto a due domande dal proprio telefono, creando una nuvola di parole rappresentativa dei loro pensieri.
In risposta alle domande: Come coppia e come famiglia, cosa ti aspetti dalla Chiesa? e Che ricchezza possono portare le famiglie alla Chiesa?, le parole-chiave emerse sono state rispettivamente accoglienza, guida e esperienza
È stato evidenziato il valore del contributo delle famiglie, ad esempio nel testimoniare la vita quotidiana e nell’accogliere i seminaristi, favorendo percorsi formativi concreti.
Intervento dell’Arcivescovo
L’arcivescovo Gian Franco, visibilmente contento di incontrare un gruppo così gioioso e propositivo, ha offerto una riflessione approfondita su diversi temi legati alla famiglia e alla comunità parrocchiale. Ha sottolineato l’importanza di investire tempo ed energie nella creazione di itinerari pastorali che sappiano rispondere alle esigenze concrete delle famiglie e dei giovani. «Questa attività – ha detto – richiede sacrifici, ma è indispensabile per costruire una comunità viva e accogliente».
L’Arcivescovo ha inoltre parlato della riapertura del Marianum e del Collegio Mazzotti come esempi di luoghi che possono diventare punti di incontro e formazione, contribuendo a rafforzare la dimensione comunitaria della Chiesa.
Pastorale dello sport e ruolo del laicato
L’Arcivescovo ha invitato a considerare il linguaggio dello sport come uno strumento efficace per educare alla fede, soprattutto tra i giovani. Ha poi richiamato il ruolo centrale del laicato, «chiamato a una nuova militanza», richiamando il modello dell’Azione Cattolica come espressione di una Chiesa universale, inclusiva e attiva.
Vocazioni e sacramenti
L’Arcivescovo ha sottolineato che la comunità stessa è chiamata a generare vocazioni e ha ricordato che il seminario diocesano è impegnato in un progetto per diventare un campus di orientamento alle scelte di vita.
Ha anche invitato a riscoprire la sacramentalità del matrimonio come ministero capace di testimoniare l’amore oblativo di Cristo e di riflettere la missione della Chiesa nel quotidiano.
Conclusioni
L’incontro si è concluso con un ringraziamento speciale a don Giuseppe Fadda per l’organizzazione dell’incontro e a Angela e Alberto per aver coinvolto i partecipanti in modo creativo e stimolante.
L’Arcivescovo ha esortato tutti a proseguire il cammino con entusiasmo, rendendo la parrocchia un luogo di accoglienza e missione. Ha infine invitato a riflettere su come la famiglia, cuore della Chiesa, possa diventare sempre più protagonista di una pastorale capace di dialogare con la cultura contemporanea e rispondere alle sfide del nostro tempo.
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