Un modello di sostenibilità per le valli del Canavese e la Valle d’Aosta – Valledaostaglocal.it

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Crescono le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) nel Canavese e l’attenzione si rivolge anche alla Valle d’Aosta, dove si guarda con interesse all’esperienza in corso ai confini tra Piemonte e la nostra regione. Venerdì 24 gennaio, il Sindaco di Frassinetto e Presidente dell’Unione Montana Valli Orco e Soana, Marco Bonatto Marchello, è stato invitato ad Aosta da Rete Civica e Europa Verde per condividere le azioni in corso in alcuni Comuni del Canavese per promuovere la transizione energetica, in particolare nel contesto delle CER.

Queste realtà stanno crescendo rapidamente, rispondendo a una crescente domanda di energia pulita, ma anche come strumento per affrontare la povertà energetica, in particolare nelle aree più periferiche e montane.

L’ultimo passo di questo processo è la costituzione, lo scorso 20 dicembre, della Fondazione Comunità Energetica Rinnovabile e Solidale FERVORES, che prende il nome dall’acronimo di “Fondazione energia rinnovabile Valli Orco e Soana”. Un’iniziativa che riunisce una rete di 28 soci pubblici e 13 privati, tra cui 23 Comuni, 4 Unioni Montane, imprese locali, enti del Terzo Settore e il GAL Valli del Canavese. Una vera e propria rete di collaborazione che coinvolge diversi attori locali e privati, con l’obiettivo di costruire una “multicabina”, una comunità energetica in grado di superare i confini amministrativi, puntando a una maggiore resilienza energetica in un’area che comprende ben 5 cabine primarie.

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La costituzione di FERVORES rappresenta una grande opportunità anche per i Comuni valdostani, che guardano con interesse all’esperienza di un territorio simile per dimensioni e caratteristiche.

La CER solidale, infatti, non solo promuove la produzione di energia rinnovabile, ma si propone anche di contrastare la povertà energetica, un problema che riguarda molte famiglie nelle zone montane. L’esperienza è quindi un esempio pratico di come le piccole comunità possano unirsi per diventare più autonome dal punto di vista energetico, contribuendo contemporaneamente a migliorare la qualità della vita dei propri cittadini.

Durante l’incontro, sono stati discussi anche gli aspetti concreti di come i Comuni e le aziende locali possano entrare a far parte di queste iniziative, a partire dalla partecipazione alla Fondazione FERVORES, che ha scelto la forma organizzativa della “Fondazione di partecipazione”, per garantire la massima inclusività e condivisione del progetto. Il ruolo delle istituzioni, sia a livello regionale che locale, è stato sottolineato da Chiara Minelli, consigliera regionale di Pcp, che ha evidenziato le potenzialità della Valle d’Aosta per lo sviluppo del fotovoltaico e come le CER possano essere uno strumento fondamentale per l’incremento della produzione di energia pulita.

Un aspetto importante è la cooperazione tra pubblico e privato, che permette di realizzare progetti energetici senza oneri diretti per i Comuni e i cittadini. Questo approccio, infatti, permette di realizzare impianti che producono energia rinnovabile per i territori, favorendo una gestione condivisa e sostenibile delle risorse energetiche. Il progetto FERVORES si propone di diventare un modello anche per altre realtà montane, che possono trarre vantaggio da un sistema che promuove la sostenibilità energetica e al contempo favorisce la coesione sociale.

La collaborazione tra le amministrazioni locali e le imprese è stata fondamentale per il successo di questa iniziativa e la partecipazione attiva delle comunità è un elemento centrale per il buon esito delle CER. A questo proposito, diversi amministratori locali e rappresentanti di associazioni e Diocesi hanno partecipato all’incontro, portando la loro esperienza e il loro interesse verso un futuro sempre più rinnovabile e sostenibile per le vallate del Canavese e della Valle d’Aosta.

L’incontro di Aosta, in definitiva, ha sottolineato come la transizione energetica non sia solo una necessità ambientale, ma anche una straordinaria occasione di crescita per i piccoli Comuni e per le comunità che, unendosi, possono trovare soluzioni concrete e accessibili per affrontare la sfida della sostenibilità energetica.





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