La destra sotterra la Cpi: «No all’arresto di Netanyahu»

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Conto e carta

difficile da pignorare

 


Alla Camera le destre confermano il loro sostegno a Netanyahu, votando contro le mozioni delle opposizioni che chiedevano di «adempiere agli obblighi derivanti» dai mandati di arresto contro il premier israeliano, il suo ex ministro Gallant e il dirigente di Hamas Mohamed Deif. Fdi, Lega e Fi votano contro, approvando la loro mozione che rimanda alle dichiarazioni di novembre del ministro degli Esteri Tajani, in cui l’Italia si limita a «prendere atto» dei mandarti d’arresto emessi dalla Corte penale internazionale e «si riserva di esaminare in dettaglio, in raccordo con altri paesi Ue, le motivazioni di tale decisione».

E ancora: le destre impegnano il loro governo ad adottare iniziative insieme agli alleati che «nel rispetto e delle prerogative e dell’autonomia della Cpi», non siano «di ostacolo al mantenimento della tregua raggiunta a Gaza». Il concetto è semplice: in questo momento, più che mai, non bisogna disturbare Netanyahu.

DURANTE IL DIBATTITO IERI alla Camera, gli esponenti della destra sono stati assai meno ambigui rispetto alla loro mozione. Andrea Orsini di Forza Italia ha definito «fantasioso» l’eventuale arresto di Netanyahu, che sarebbe una «vendetta politica» e ha definito la decisione della Cpi «discutibile sul piano giuridico e politico». «Quell’arresto non è all’ordine del giorno, mettere sullo steso piano il premier di un paese che è nostro alleato con i dirigenti di Hamas è vergognoso e inaccettabile». Poi ha tirato in ballo le immunità diplomatiche (già contestate dalla stessa Cpi) e ha ribadito che «le decisioni della Corte dell’Aja non sono autoapplicative», oltre a definire «prematuro» il riconoscimento della Palestina da parte di altri Paesi dell’Ue.

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

Ancora più esplicito il leghista Paolo Formentini che ha parlato di «istituzioni internazionali che si prestano a un uso spregevole» e ha accusato la sinistra di antisemitismo. Perfettamente in linea con Salvini che, subito dopo il mandato d’arresto, aveva invitato Netanyahu in Italia definendolo «benvenuto».

LE OPPOSIZIONI, per una volta, hanno dato una discreta prova di unità, al netto di Italia Viva e Azione che hanno espresso posizioni non distanti da quelle del centrodestra. Nelle tre mozioni di Avs, M5S e Pd (tutte e tre bocciate su questo punto) è chiaro l’impegno a dare seguito ai mandati d’arresto. «Voi state con chi delegittima la Cpi e demolisce il diritto internazionale, state dalla parte sbagliata della storia», ha detto Nicola Fratoianni rivolto ai banchi del centrodestra. «Sotterrare la Cpi significa rinunciare definitivamente all’idea di un governo del mondo che non sia affidato alla legge del più forte, delle armi, della violenza e dei soprusi».

Sulla stesa linea Valentina Ghio del Pd: «Il lavoro della Corte va rispettato, in tutti i suoi passaggi: le indagini, gli eventuali mandati di arresto, le sentenze, mettendo in atto ogni forma di collaborazione. Se l’Italia non rispetta questo, se si allinea al discredito della Corte, non solo rinnega i capisaldi della nostra politica estera degli ultimi decenni, ma mette in discussione l’obiettivo di perseguire la legalità internazionale». Ghio ha anche ribadito come la stessa Cpi abbia «già escluso che gli stati possano invocare il tema dell’immunità» per non dare seguito ai mandati d’arresto».

NEL DETTAGLIO, IL PD, OLTRE a votare compattamente la propria mozione, ha votato quelle di Avs e M5S, tranne le parti in cui si chiede la «sospensione dell’accordo di associazione tra Ue e Israele» e l’adozione di «sanzioni commerciali e economiche» verso Tel Aviv (Laura Boldrini ha votato a favore). Una contraddizione, viene fatto notare da fonti di Avs, visto che l’accordo di associazione Ue-Israele, all’articolo 2, prevede la sua stessa sospensione in caso di «violazione dei diritti umani». Quanto alla mozione di Azione, M5S e Avs hanno votato contro le parti in cui si dice che «è davvero arduo immaginare che i mandati d’arresto possano contribuire alla risoluzione di una crisi umanitaria o di un conflitto militare».

PER I 5 STELLE, Stefania Ascari ha detto in aula che «i soldati israeliani si comportano con i palestinesi come i carnefici nazisti con gli ebrei» -E ha affermato che «il genocidio in atto non ha nulla a che fare con la lotta al terrorismo, anzi produrrà nuovo terrorismo». E ha ricordato come sia in corso una «disumanizzazione» delle vittime palestinesi. Il suo intervento si è chiuso con l’esposizione da parte dei deputati 5s di cartelli con scritto «Palestina libera». Alla fine sono state approvate la mozione delle destre e quella di Iv.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Conto e carta

difficile da pignorare

 

Source link