Salerno. Biblioteca provinciale, 3 milioni e mezzo per la messa in sicurezza

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 


di Erika Noschese

Potremmo definirlo un risultato storico. Non tanto per i fondi ottenuti, ma perché quei fondi, regionali, destinati alla messa in sicurezza e al rilancio dei beni culturali in dote alla Provincia di Salerno presenti in città erano già stati formalizzati nel 2018. E il primo passaggio ufficiale, per consentire l’ingresso di nuova forza lavoro da sostenere con fondi e coordinamento regionale, considerando l’assenza di tali competenze all’interno della Provincia post-riforma Del Rio, fu fatto nel luglio del 2019 quando fu firmato il protocollo d’intesa tra Comune di Salerno e Provincia di Salerno, con il supporto della Scabec, per consentire al progetto di digitalizzazione dei beni cartacei presenti in biblioteca provinciale potesse procedere di pari passo con il medesimo progetto da realizzarsi presso l’Archivio di Stato. Nel 2019, infatti, il bando regionale per la digitalizzazione e accesso facilitato agli archivi presenti nel patrimonio culturale della Campania vide la partecipazione dell’Archivio di Stato ma non quella della Provincia di Salerno: fu soltanto grazie all’intervento della Scabec, allora guidata dal salernitano Antonio Bottiglieri, che si rese possibile la stipula di un protocollo d’intesa che consentisse anche alla Provincia di Salerno di rientrare in questa progettualità. Che oggi, invece, pare una novità e che, a tutti gli effetti, sembra più che altro finalizzata a garantire che i beni presenti nella biblioteca provinciale più antica d’Italia vengano lentamente spostati verso i locali ex Scabec, neanche a dirlo, di via Botteghelle. I DATI DEL 2018. Grazie all’intervento della Scabec, avviato dopo la presentazione del report “Segreto pubblico” da parte di un gruppo di giovani salernitani, fu stilato un piano d’interventi con la Regione Campania che avrebbe consentito ai cinque beni culturali presenti nella città di Salerno (pinacoteca provinciale, castello Arechi, museo archeologico provinciale, biblioteca provinciale, area archeologica etrusco-sannitica di Fratte) di avere fondi necessari sia per la rimessa in funzione sia per l’adeguamento della forza lavoro necessaria a garantire la piena funzionalità di tutti e cinque i siti. Furono effettuati anche diversi sopralluoghi, in particolare presso la biblioteca provinciale e l’area archeologica di Fratte, perché era da lì che la Scabec avrebbe avuto intenzione di procedere al fine di rivitalizzare questi beni. Anche perché il report “Segreto pubblico” era finalizzato proprio a questo: creare i presupposti affinché le giovani competenze del territorio potessero cooperare con le istituzioni al fine di garantire piena fruibilità dei beni culturali in dote alla Provincia, con progetto pilota che da Salerno si sarebbe poi potuto esportare anche al resto delle Province della Campania, avviando i presupposti per una best practice che avrebbe potuto ottenere notevole riscontro in un contesto in cui – nel caso specifico della Provincia di Salerno – nemmeno era chiaro quale fosse l’intero patrimonio in dote all’ente, ai tempi. I FONDI DEL 2025. È Francesco Morra, consigliere provinciale con delega alla cultura, a ridare speranza circa la riapertura della biblioteca provinciale: “La Regione Campania ha convocato una riunione con tutta la rete dei musei della regione Campania, in particolare anche con la Provincia di Salerno. Nella riunione, ripartendo i fondi per la cultura, ha destinato circa 4 milioni di euro alla Provincia di Salerno con particolare riguardo all’intervento di messa in sicurezza della biblioteca provinciale”. “Circa 3 milioni e mezzo è l’investimento che la provincia deve realizzare – ha dichiarato di recente Morra – Tra l’altro, come avevamo preannunciato, abbiamo realizzato subito il progetto esecutivo. Un’altra parte sarà destinata quasi sicuramente all’area archeologica di Fratte, dove stiamo lavorando al progetto esecutivo. Quanto alla tempistica, siamo in attesa del decreto definitivo da parte della Regione Campania: un ringraziamento al presidente De Luca per questa sensibilità che ha avuto nei riguardi della città di Salerno e in particolare per la rete dei musei. Subito dopo, avuto il decreto, possiamo entrare nella fase della progettazione esecutiva e andare in appalto per riconsegnare la biblioteca provinciale. Nel frattempo, stiamo allestendo i locali di via Botteghelle ex Scabec, per quanto riguarda il progetto della Regione Campania che prevede la scansione dei quotidiani ma anche delle Cinquecentine e delle Seicentine. Per quanto riguarda la narrativa moderna, sarà spostata a via Botteghelle con un centro lettura e un centro studi”.

Carta di credito con fido

Procedura celere

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link