Sutera, conferita cittadinanza onoraria alla Polizia alla presenza del prefetto Pisani |

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Il capo della Polizia di Stato, assieme alle varie istituzioni territoriali, alla toccante manifestazione. In memoria dell’agente scelto Calogero Zucchetto, ucciso dalla mafia nel 1982

Cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria alla Polizia di Stato a Sutera. Un evento importante ed emozionate, avvenuto mercoledì mattina. Presso il museo etno-antropologico alla presenza del capo della Polizia, prefetto Vittorio Pisani.

Toccante la cerimonia per il conferimento della cittadinanza onoraria alla Polizia di Stato, in memoria dell’agente scelto Calogero Zucchetto, nato a Sutera il 3 febbraio 1955 e ucciso a Palermo dalla mafia il 14 novembre 1982.

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L’evento, al quale hanno preso parte i familiari di Calogero Zucchetto, il prefetto e il questore di Caltanissetta, Chiara Armenia e Pinuccia Albertina Agnello, nonché la sindaca di Sutera, Giuseppina Catania, ha avuto un forte valore simbolico. “È stato infatti un atto di riconoscimento e gratitudine verso la Polizia di Stato e, in particolare, verso il sacrificio di Calogero Zucchetto, un giovane poliziotto suterese che ha dato la vita per la giustizia e la sicurezza dello Stato”, viene spiegato.

La cerimonia mattutina di mercoledì è iniziata con la deposizione di una corona d’alloro al monumento dedicato a Calogero Zucchetto, nell’omonima piazza di Sutera. “In quel momento carico di emozione, il capo della Polizia, insieme alla sorella di Lillo, Santina, ha reso omaggio al sacrificio del poliziotto”, sottolinea una nota stampa.

Una vibrante esibizione del gruppo scolastico “Leonardo’s ensemble” e la proiezione di un video del gruppo musicale “Bellamorèa”, hanno ripercorso le vita di Calogero Zucchetto “nella famiglia della Polizia di Stato e ricordato le centinaia di vittime uccise dalla mafia”.

Un momento della cerimonia

Il momento centrale dell’evento è stato, dunque, il conferimento della cittadinanza onoraria alla Polizia di Stato, simbolicamente consegnata al capo della Polizia dalla sindaca Giuseppina Catania. “La motivazione di questo gesto è legata all’impegno quotidiano dei poliziotti nel garantire la sicurezza a tutti i cittadini, sottolineando l’importanza del legame tra la comunità di Sutera e la Polizia di Stato”, è stato evidenziato.

Il prefetto Pisani, nel suo intervento di ringraziamento, ha sottolineato l’importanza di ricordare figure come quella di Calogero Zucchetto. Lui, così come tanti magistrati e appartenenti alle Forze dell’ordine, in quegli anni, erano consapevoli del rischio di essere uccisi ma, nonostante ciò, non si sono mai tirati indietro. L’immagine di Zucchetto sulla Vespa, ha ricordato il capo della Polizia, con la quale faceva gli appostamenti, è la fotografia delle difficoltà che in quel tempo si avevano nel fare attività investigative.

Servitori dello Stato come Zucchetto ci hanno consegnato una società più serena e più sicura. Il loro esempio, ha concluso il prefetto Vittorio Pisani, “deve stimolare il lavoro quotidiano di ogni poliziotto affinché, un giorno, anche noi, possiamo lasciare ai giovani una società migliore”.

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Calogero “Lillo” Zucchetto, che aveva iniziato la sua carriera in Polizia a soli 19 anni, è ricordato come uno dei primi agenti di scorta del magistrato Giovanni Falcone. Nonostante la giovane età, il suo talento e l’impegno lo portarono ad entrare nella Squadra Mobile di Palermo, sotto la guida del commissario Ninni Cassarà.

Fu proprio Calogero Zucchetto a contribuire alla stesura del rapporto “Michele Greco + 161”, che documentava le attività delle cosche mafiose nella seconda guerra di mafia. Il 14 novembre 1982 fu assassinato in via Notarbartolo a Palermo, da due killer, mentre si trovava fuori da un bar. “Gli assassini, oltre ad essere i responsabili materiali del delitto, furono identificati come esecutori di un più ampio piano mafioso, orchestrato dalla cupola di Cosa nostra. Per il suo sacrificio gli fu conferita la Medaglia d’oro al valor civile alla memoria”, precisa la nota stampa.

MICHELE BRUCCHERI

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