La Marcozzi Cagliari festeggia in casa la sua prima Coppa Italia

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La Marcozzi Cagliari, davanti ai suoi tifosi del PalaTennistavolo di via Crespellani, ha conquistato la prima Coppa Italia della sua storia, che segue i quattro scudetti, datati 1990, 1992, 2000 e 2001.

Ha battuto per 3-1 in finale la rivelazione Virtus Servigliano e succede nell’Albo d’Oro, dopo la reintroduzione della manifestazione nel calendario, all’Apuania Carrara, che si era affermata nel 2018, 2021, 2022, 2023 e 2024, e alla Top Spin Messina, a bersaglio nel 2019 e nel 2020.

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La premiazione dei vincitori è stata effettuata dal presidente Federale Renato Di Napoli e quella dei secondi classificati dall’assessore comunale allo Sport di Cagliari Giuseppe Macciotta.

Nel doppio iniziale il 14enne Danilo Faso e il bielorusso Aleksandr Khanin sono partiti sul 5-1, hanno subìto il recupero (6-6), sul 10-9 hanno mancato il set-point, ne ha annullato uno (10-11) e al loro secondo (12-11) hanno prevalso. Nel secondo parziale l’indiano Jeet Chandra e Carlo Rossi dal 6-3 sono stati raggiunti (6-6) e sono saliti sul 9-6 e sul 10-7, approfittando della seconda palla set.

I marcozziani hanno insistito (4-0), sono stati riavvicinati (4-3) e hanno riallungato (6-3). Dal 9-6 hanno conservato il minimo scarto (9-8), si sono procurati due set-point (10-8) e il secondo è stato decisivo. Chandra e Rossi hanno continuato a condurre (3-0), dal 5-2 hanno perso due punti (5-4) e se ne sono assicurati sei consecutivi.

Adam Szudi dal 3-3 si è portato sul 5-3 e dal 5-4 sul 10-4 e la seconda palla set lo ha premiato. Al ritorno al tavolo, dopo uno sviluppo punto a punto, l’ungherese ha cancellato una chance di chiusura (9-10) a Federico Vallino Costassa, ha fallito la sua prima (11-10) e alla seconda (12-11) è andato a segno. Nel terzo parziale il portacolori del Servigliano dal 3-3 ha guidato sul 5-3 e dal 5-4 si è issato sull’8-4. È stata la fuga definitiva.

Rossi dal 2-2 ha assunto il comando (5-2) e lo ha conservato fino al termine. Nel secondo parziale il cagliaritano ha ribadito il trend (6-2) e, sul rientro di Khanin (7-7), ha piazzato il 4-0 conclusivo. Il beniamino di casa nel prosieguo è stato appaiato dal 4-1 a 4-4 e dal 7-5 al 7-7, ha sprintato sul 10-7 e i tre match-point sono sfumati, come anche il quarto (11-10). Il quinto (12-11) ha assecondato le sue speranze, grazie a una risposta vincente.

Faso è risalito dall’1-4 al 3-4, dal 4-8 al 7-8 e dall’8-9 ha messo in carniere tre scambi di fila. Nel secondo parziale Vallino Costassa ha dilagato (9-1), ha avuto sette set-point (10-3) e il terzo gli è stato propizio. Il torinese in forza ai sardi dal 4-4 ha doppiato il rivale (8-4) e non ha avuto problemi a centrare l’obiettivo. Nella quarta frazione l’alfiere locale si è risollevato dal 4-7 all’8-7, dall’8-8 si è guadagnato due match-point (10-8) e al primo ha esultato all’indirizzo del pubblico, dei compagni e del tecnico Massimo Ferrero.

C’è grade soddisfazione nelle parole del consigliere federale Raffaele Curcio: «La Marcozzi torna a vincere un trofeo dopo 24 anni e rispetto ad allora non è cambiato il cognome dell’allenatore. Da Fabio Massimo Ferrero si è passati a suo figlio Massimo e, dunque, la grande tradizione di famiglia si rinnova. In più il successo è stato ottenuto in casa e con in campo l’enfant du pays Carlo Rossi, che è nato in questa palestra e in questa stagione è tornato a giocare in Italia. Prima della Final Four l’obiettivo era di fare bene e direi che sia stato raggiunto. La squadra è forte, non imbattibile, ma completa e compatta e chiunque sia chiamato in causa è in grado di dare il suo contributo in qualsiasi momento. Poi è chiaro che ci sono anche gli avversari e con loro bisogna fare sempre i conti. Questa Coppa Italia, dopo i quattro scudetti ha proprio un bel sapore. Il pubblico ha sostenuto i ragazzi con il suo tifo rumoroso ed è stato importante, soprattutto nei momenti più delicati. Carlo merita una menzione particolare, per avere vinto tutti i match disputati, in singolare e in doppio, sia in semifinale sia in finale. Anche Chandra ha fatto l’en plein e si è rivelato molto solido. Federico ci ha regalato il punto decisivo e ha messo la ciliegina sulla torta di un’annata, la prima da titolare in A1, che si sta rivelando altamente positiva. Il team si sta comportando molto bene anche in campionato e lo scudetto è un traguardo ragionevole, con tutte le difficoltà del caso».

Jeet Chandra/Carlo Rossi – Danilo Faso/Aleksandr Khanin 3-1 (11-13, 11-8, 11-9, 11-4)

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Federico Vallino Costassa – Adam Szudi 0-3 (5-11, 11-13, 7-11)

Carlo Rossi – Aleksandr Khanin 3-0 (11-6, 11-7, 13-11)

Federico Vallino Costassa – Danilo Faso 3-1 (9-11, 11-5, 11-7, 11-8)

I campioni uscenti dell’Apuania Carrara hanno ottenuto il terzo posto, superando per 3-1 il Tennistavolo Sassari, e sono stati premiati dal presidente del CONI Sardegna Bruno Perra. Il portoghese João Monteiro e Mihai Bobocica hanno ceduto il primo parziale ai vantaggi ad Alessandro Baciocchi e Andrea Puppo e si sono affermati nei sue successivi di misura e nel quarto nettamente.

L’ex di giornata Sadi Ismailov ha riportato la situazione in parità, lasciando a secco Matteo Mutti. Bobocica contro l’altro ex Andrea Puppo ha rimontato da 1-2 e ha avuto la meglio alla “bella”, sulla distanza dei sei punti. Monteiro ha completato l’opera ai danni di Ismailov.

João Monteiro/Mihai Bobocica – Alessandro Baciocchi/Andrea Puppo 3-1 (11-13, 11-9, 11-9, 11-4)

Matteo Mutti – Sadi Ismailov 0-3 (10-12, 8-11, 9-11)

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Mihai Bobocica – Andrea Puppo 3-2 (11-6, 9-11, 4-11, 11-8, 6-3)

João Monteiro – Sadi Ismailov 3-1 (11-6, 3-11, 11-7, 11-9)



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