Effettua la tua ricerca
More results...
Mutuo 100% per acquisto in asta
assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta
Dopo la tempesta scatenata dalla cinese Deepseek, il fondatore di OpenAi ragiona sul modello «open source» per le intelligenze artificiali. E presenta o3-mini, il modello«capace di ragionare» che spaventa per le sue capacità
Al netto di tutte le critiche che si possono muovere verso DeepSeek, dalla scarsa sicurezza, alla disinformazione e alla possibilità di essere stata «distillata» da ChatGpt, una cosa le si deve riconoscere: ha scatenato un vero e proprio terremoto e ha aperto il dibattito sulla Ai open-source. Tant’è vero che Sam Altman, il co-fondatore di OpenAI, nel corso di una sessione di domande e risposte su un forum di Reddit, ha dichiarato: «Penso che siamo stati dalla parte sbagliata della storia e che dobbiamo trovare una strategia diversa quando si tratta di open source». Ma facciamo un passo indietro. Cosa si intende per open-source?
Open Source: significato ed esempi
Il termine Open Source si riferisce a software il cui codice sorgente è accessibile a chiunque. Ciò significa che chiunque con le adeguate competenze, può adattarlo, modificarlo e addirittura migliorarlo, per poi distribuirlo. Un modello che consente la collaborazione tra sviluppatori e aziende. In genere, quando viene distribuito un software di questo tipo, è rilasciato con licenze Gpl (General Public License), oppure Mit o Apache License; quale che sia, definiscono i diritti e le restrizioni d’uso.
Non sono rari gli esempi di software open source che ha delineato la storia dell’informatica. Basti pensare a Linux, l’ormai trentacinquenne kernel (ovvero il cuore di un sistema operativo, il ponte tra software e hardware) distribuito in diverse «distro», da Ubuntu a Debian. Ma anche i browser, come ad esempio Mozilla Firefox, Chromium, su cui si basa Chrome. Fino ad arrivare alle Ai di oggi, come appunto DeepSeek, o i celebri LLaMA (Meta AI) o Stable Diffusion. A proposito di Meta AI, a dicembre i download erano più di 650 milioni. Anche Grok, l’AI di X, voluta da Elon Musk è open source. E qui arriviamo finalmente a OpenAI.
La diatriba Altman vs Musk
I dissapori tra i due geni statunitensi, sono noti a tutti. Elon Musk è stato, tra le altre cose, uno dei co-fondatori di OpenAI, ormai 10 anni fa, nel 2015. In tempi recenti Musk ha criticato più volte la gestione di Altman di OpenAI, che avrebbe dovuto essere un’organizzazione no-profit con l’obiettivo di sviluppare un’IA sicura e accessibile a tutti. Il braccio destro del presidente Trump, lasciò la compagnia nel 2018, quando i suoi piani non vennero accolti. L’anno successivo, l’azienda divenne una “for-profit limitata” (OpenAI LP), cosa che rese possibile finanziamenti privati. Una evoluzione che Musk criticò, sostenendo che OpenAI stesse tradendo la sua missione originale, e cioè ora troppo simile a Big Tech. Da lì a poco Microsoft avrebbe investito miliardi di dollari nella compagnia (con Softbank in agguato per diventarne primo investitore).
A febbraio 2024, Elon Musk ha citato in giudizio OpenAI e Sam Altman, con l’accusa di aver tradito la missione originale dell’organizzazione e di essere diventata una sussidiaria di Redmond. Oltre ad aver snaturato i progetti originari, Musk ha anche criticato OpenAI, che a dispetto del nome, avrebbe chiuso l’accesso ai suoi modelli più avanzati invece di renderli pubblici, in trasgressione all’impegno verso la trasparenza. E questo ci riporta alla sessione di domande e risposte su Reddit.
Qui Altman avrebbe affermato che, sebbene in OpenAI si stia discutendo della possibilità di divulgare i parametri di alcuni modelli e pubblicare alcune ricerche, «non tutti in OpenAI condividono questa visione». Tuttavia, i trambusti all’interno della compagnia non sono dei segreti. Tutto il board è stato praticamente «epurato», dopo il terremoto dello 2023 che ha visto Sam Altman licenziato e nel giro di 48 ore reintegrato, dopo che 700 dipendenti non erano d’accordo con il suo allontanamento. Il resto è storia: degli 11 fondatori, solo due sono rimasti in OpenAI, ed uno è proprio Sam Altman. Che da tempo deve decidere come strutturare la sua creatura.
Da una parte il bisogno di renderla redditizia per garantirne competitività (recentemente in un tweet, Altman ha detto che paradossalmente con ChatGPT Pro, OpenAI era in perdita), dall’altra renderla open source per rispettare un’AI che vada a beneficio dell’umanità, come inizialmente progettato alla fondazione di OpenAI. Un compito non facile per Sam Altman, che se da una parte trova Elon Musk a dargli del filo da torcere, lo spavento DeepSeek è stato importante: se un’azienda semisconosciuta è riuscita in poco tempo a realizzare un progetto open source di AI, cosa vieta ad altre realtà di riuscirci e avere lo stesso clamore e (maggior) successo?
La corsa ai ripari
Intanto, per correre ai ripari, il numero 1 di OpenAI nelle scorse ore ha rilasciato gratuitamente versioni più avanzate delle ultime fatiche della compagnia. Il nuovo modello o3-mini sarà infatti rilasciato anche per chi utilizza la versione gratuita di ChatGpt, ma con limiti di utilizzo. Altman rispetta così la promessa di «fornire modelli migliori» e accelerare il rilascio dei nuovi prodotti. «Il lancio di oggi segna la prima volta in cui offriamo funzionalità di ragionamento ai nostri utenti gratuiti, un passo importante verso l’ampliamento dell’accessibilità all’intelligenza artificiale avanzata al servizio della nostra missione». Arriva così il modello che «ragiona» anche per gli utenti, gratis, come in precedenza DeepSeek aveva fatto, danneggiando in modo sensibile le quote di mercato di diverse potenze tecnologiche. Intanto però, come riporta il Guardian, la potenza del modello o3 completo è stata segnalata nell’International AI Safety Report. L’autore principale dello studio, Yoshua Bengio, ha affermato che le sue capacità «potrebbero avere profonde implicazioni per i rischi dell’AI». In alcuni test, il nuovo modello avrebbe rappresentato una svolta che ha sbalordito gli esperti, incluso lui stesso. In alcuni test, o3 avrebbe addirittura superato molti esperti umani.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link