Acquistare su Temu non conviene più? La decisione dell’Unione Europea che farà scattare gli aumenti

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L’impatto devastante degli e-commerce cinesi sull’economia europea è al vaglio dell’Unione Europea che è alla ricerca di un modo per riequilibrare la concorrenza che potrebbe avere un impatto diretto per i consumatori.

Non vi è dubbio che la diffusione capillare di siti di e-commerce abbia cambiato le abitudini degli acquirenti e creato enormi difficoltà a chi lavora nel settore da una vita tramite la sola vendita in store. Al giorno d’oggi le grosse catene hanno dovuto abbracciare il digitale e attuare delle promozioni e delle scontistiche apposite per chi acquista online per non perdere clientela e ricavi.

Acquistare su Temu non conviene più? La decisione dell’Unione Europea che farà scattare gli aumenti – abruzzo.cityrumors.it

Chiunque decisa oggi di aprire un’attività di questo genere deve necessariamente pensare a come differenziare la propria offerta e a come rendere appetibili i propri prodotti non solo all’interno dello store fisico, ma anche sul web. Spesso infatti la maggior parte dei ricavi proviene dalla vendita sul web in altre zone d’Italia e in altre parti del mondo.

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Tuttavia la concorrenza spietata di siti come Aliexpress, Temu e Shein, siti di e-commerce in grado di offrire prodotti a costi decisamente più bassi di quelli del mercato europeo, rischia rendere vano il tentativo del settore di rinnovarsi e rendersi competitivo sul web. Per quanto infatti si possano abbassare i costi di determinati prodotti, il loro valore produttivo e le spese – tra cui le tasse – da affrontare sono parecchie e vanno aggiunte a bilancio.

Se per le grosse catene e per gli altri siti di e-commerce dunque si prefigura un calo degli introiti, per le piccole aziende che vogliono sfruttare il web per sopravvivere potrebbe configurarsi il de profundis. La conseguenza diretta di questi fallimenti non riguarda esclusivamente i commercianti che devono trovare una nuova via per guadagnare ma anche l’economia dei Paesi in cui queste aziende o negozi operano.

L’Unione Europea prende di mira Temu e Shein: arrivano le tasse sui prodotti acquistati?

Il crollo del settore commerciale avrebbe una  ripercussione diretta sull’economia dei vari Paesi che vedrebbero colare a picco i guadagni derivanti da questo settore e il prodotto interno lordo. Per tale motivo a Bruxelles si parla già da tempo di trovare una soluzione per impedire che le piattaforme di e-commerce possano affossare la concorrenza.

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L’Unione Europea prende di mira Temu e Shein: arrivano le tasse sui prodotti acquistati? – abruzzo.cityrumors.it

Secondo quanto rivelato dal ‘Financial Times’, infatti l’Unione Europea starebbe discutendo l’introduzione  di una nuova tassa per le piattaforme di commercio elettronico e di una tariffa amministrativa per gli articoli venduti che di fatto aumenterebbe il prezzo di vendita di tutti i prodotti, riducendo di fatto la competitività di quelli importati dalla Cina e riequilibrando il mercato.

Il problema di base è che i prodotti dal valore inferiore a 150 euro non sono sottoposti a dazi doganali, il che non solo permette alle piattaforme asiatiche di inondare il mercato europeo delle proprie produzioni a basso costo e di mantenere prezzi di vendita molto competitivi. La questione dazi tuttavia non si risolve solo con il danno alla concorrenza, ma riguarda anche i potenziali rischi di questa “invasione” di prodotti asiatici.

Nel 2025 è previsto l’arrivo di circa 4 miliardi di prodotti asiatici dal valore commerciale inferiore a 150 euro, dunque tutti esenti da tasse di importazione. Una mole così imponente di prodotti rende difficoltoso il controllo di qualità, aumentando il rischio di una diffusione incontrollata di dispositivi elettronici ma anche vestiti e altri prodotti non conformi agli standard di sicurezza europei.

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Acquistare su Temu non sarà più conveniente?

Allo stato attuale delle cose non è cambiato nulla. Attualmente l’Unione Europea non ha raggiunto una decisione definitiva, dunque non è stata emessa alcuna direttiva che obblighi l’applicazione di tasse alle piattaforme di e-commerce né tantomeno tariffe amministrative sugli articoli acquistati. Tuttavia pare proprio che questo sia l’obiettivo del governo europeo per evitare un tracollo delle aziende europee per una concorrenza che allo stato attuale appare sleale.

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Acquistare su Temu non sarà più conveniente? – abruzzo.cityrumors.it

Le aziende cinesi infatti hanno costi di gestione e di amministrazione più bassi rispetto a quelle europee per via di politiche interne più flessibili e accomodanti, inoltre non pagano le spese di spedizione all’estero poiché è il governo cinese che se ne fa carico, in più per la maggior parte dei prodotti non pagano nemmeno i dazi doganali che inevitabilmente farebbero aumentare i prezzi d’acquisto.

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Sebbene non sia oggi possibile sapere con certezza quando le nuove misure diverranno effettive, è chiaro che una volta entrate in vigore avranno degli effetti sul costo dei prodotti acquistati su Temu, Shein, Aliexpress e tutte le piattaforme di e-commerce asiatiche. Ciò non vuol dire che questo comporterà un aumento tale da rendere sconveniente per gli utenti effettuare acquisti.



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