Nuove norme anticorruzione, ok della giunta al patto sulla legalità

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Nuove linee di indirizzo per dirigenti e il personale amministrativo del Comune di Bari per fronteggiare possibili tentativi di corruzione dell’attività comunale. La giunta Vito Leccese continua a rinforzare la macchina amministrativa potenziando le misure per il rispetto della legalità. E nella giornata di ieri, su proposta dell’assessore ai Controlli, Legalità, Trasparenza e Antimafia sociale Nicola Grasso, la giunta ha approvato il documento generale di indirizzo, da sottoporre alla valutazione del Consiglio comunale (probabilmente già per metà febbraio), che individua gli obiettivi strategici in materia di prevenzione della corruzione e di trasparenza del Piao (Piano integrato di attività e organizzazione) 2025-2027 che, come previsto per legge, la stessa giunta dovrà adottare entro il 30 marzo 2025.

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Le linee di indirizzo erano già state iscritte all’ordine del giorno del passato Consiglio comunale, poi ritirate per una modifica richiesta in particolare dal consigliere Michele Laforgia (La Giusta Causa) che aveva ribadito la necessità di inserire un chiaro riferimento all’inchiesta giudiziaria “Codice Interno” che ha svelato intrecci tra mafia e politica, portando all’arresto anche di una ex consigliera comunale Maria Carmen Lorusso, eletta nelle file del centrodestra e poi passata nella maggioranza dell’allora sindaco Antonio Decaro, e del marito, l’ex consigliere regionale Giacomo Olivieri.

Dieci gli articoli inseriti nelle linee di indirizzo, tra questi particolare importanza viene data ai casi di inconferibilità e di incompatibilità per gli incarichi, alla verifica quindi di eventuali conflitti di interessi, al potenziamento della formazione in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza di tutto il personale comunale. Attenzione anche alla realizzazione degli obiettivi dell’ente in particolare quelli collegati al Pnrr e alla gestione dei relativi fondi.

«Ogni atto che punta a rafforzare gli anticorpi dell’amministrazione contro i possibili tentativi di corruzione dell’attività amministrativa ha per noi la priorità – spiega il sindaco Vito Leccese -. Sin dall’inizio del mio mandato, grazie alla collaborazione della giunta e del Consiglio comunale, stiamo mettendo in fila una serie di azioni che ci permetteranno di “mettere in sicurezza” l’amministrazione da possibili tentativi di corruzione in ogni fase o procedura, così da salvaguardare anche l’intenso lavoro che il Comune sta facendo nell’ambito dell’imponente programmazione di spesa di fondi comunitari di cui è beneficiario». Chiari gli obiettivi per il sindaco. «Da un lato – continua – intendiamo creare una barriera infrangibile e, dall’altro, assicurarci che questa sia trasparente agli occhi dei cittadini e di tutti i potenziali stakeholder della Pubblica amministrazione. Mi auguro che questo atto sia solo l’incipit di un piano che sarà discusso dal Consiglio comunale e che sarà la guida per i lavori della nuova ripartizione, della commissione consiliare e dell’intera amministrazione».

Il provvedimento approderà in Consiglio insieme all’istituzione della commissione consiliare antimafia. «Questo provvedimento – commenta Nicola Grasso – ha l’obiettivo di prevenire ogni eventuale fattore di rischio di corruzione, soprattutto alla luce del procedimento in corso, per rafforzare ogni presidio di legalità all’interno dell’amministrazione comunale. Si tratta di un atto importante che va ad aggiungersi agli altri interventi già posti in essere da questa amministrazione al fine di dotarsi di una più solida struttura complessiva. Penso – continua Grasso – alla creazione dell’assessorato dedicato alle attività mirate alla prevenzione della corruzione e all’implementazione della trasparenza e dei controlli, accompagnato dall’istituzione della nuova ripartizione alla quale sono state assegnate funzioni coordinate di controllo sia interno sia dei vari enti partecipati. Come pure alla creazione del Nucleo per le ispezioni amministrative sulle partecipate e all’adozione da parte del Consiglio comunale dei nuovi indirizzi per le nomine e designazioni del sindaco riguardo alle società in house». Un complesso di interventi tesi a dare nuovo slancio alla prevenzione della corruzione e al rafforzamento della legalità.

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