GENOVA – Il film Reflect dans un Diamant Mort (Reflection in a dead Diamond), un’intensa produzione cinematografica ambientata e girata in gran parte in Liguria, è stato selezionato per il Concorso Ufficiale del prestigioso Festival Internazionale del Cinema di Berlino. Il film, diretto da Hélène Catte & Bruno Forzani e prodotto da Kozak Films con Dandy Projects, Les Film Fauves e Tobina Film, è il frutto di una coproduzione internazionale – Belgio, Italia, Lussemburgo, e Francia – che celebra l’unione di culture e talenti artistici di diversi Paesi. Il lungometraggio vanta un cast d’eccezione, che include Fabio Testi, Yannik Renier, Koen de Bouw, Maria de Medeiros.
I luoghi che hanno ospitato i set sono Ventimiglia, Sanremo, Genova e Santa Margherita Ligure; le riprese (durate circa un mese) e la selezione delle location sono state realizzate con l’assistenza di Genova Liguria Film Commission. La lavorazione ha contato sulla presenza di numerose maestranze locali, unite a una troupe internazionale di 50 unità.
Sinossi – John D., un settantenne che vive in un hotel di lusso sul mare, è incuriosito dalla sua vicina di stanza che gli ricorda i tempi trascorsi in Riviera nei favolosi anni Sessanta. A quel tempo, John D. era una spia in un mondo in rapido sviluppo pieno di promesse. Un giorno, questa vicina scompare misteriosamente… portando John faccia a faccia con i suoi demoni: i suoi ex avversari sono tornati a turbare la sua tranquillità?
I Registi Hélène Cattet e Bruno Forzani sono una coppia di cineasti dalla visione cinematografica completamente personale e innovativa. I loro lavori sono fortemente caratterizzati da rigorose scelte stilistiche quali un montaggio compulsivo, un frenetico uso della luce e della fotografia e una vasta gamma di suoni, rumori, rimandi artistici e musiche dall’impatto fortemente spiazzante. Le loro pellicole giocano con l’inconscio dello spettatore e promuovono un’immensa ricerca psico-estetica che risulta essere il fine ultimo del loro lavoro.
Nelle intenzioni dei Registi, Reflet dans un Diamant Mort trae ispirazione dalla cultura europea degli anni ‘60/’70 e riesce a mixare sapientemente sequenze ispirate dal cinema noir e di spionaggio (su tutti i primi film di James Bond), unitamente all’amore per l‘horror alla Argento e alla Bava, con il mondo variegato degli eroi dei fumetti (in particolare Diabolik), fino ad includere visioni distorte e psichedeliche derivanti dalla Optical Art.
«Il cinema d’autore riporta la Liguria al Festival di Berlino. Dopo il successo della serie The Good Mothers alla Berlinale 2023, cui è valso l’Orso d’Oro, la nostra regione è ancora protagonista con un film di spessore, girato da ponenteae levante. Le nostre congratulazioni vanno alla produzione e in particolare a Dandy Project, società genovese che ha sede presso il Videoporto di Villa Bombrini – dichiara Cristina Bolla, Presidente di Genova Liguria Film Commission -. Una notizia che ci trova assolutamente entusiasti e impazienti di scoprire cosa svelerà il film in tema di scenari. A questo punto non nascondiamo il nostro interesse nel vedere l’opera compiuta, frutto di un intenso lavoro di sviluppo e preparazione sul territorio».
«Il cinema non è solo blockbuster; vive anche di fenomeni indipendenti, spesso di pregio, che seguono traiettorie diverse, complesse, che al pubblico generalista potrebbero apparire sotterranee. Eppure i risultati ci sono e si vedono; e l’impegno viene premiato – commenta Bolla -. Prova ne è che Reflect dans un Diamant Mort abbia ottenuto non solo il sostegno dei fondi ministeriali MiC, ma anche quello del Fondo regionale audiovisivo, tramite il bando POR Fesr di FiLSE. Senza dimenticare il patrocinio di tutti i comuni coinvolti nelle riprese. A dimostrazione che il progetto avesse tutte le carte in regola per meritare il giusto riconoscimento: prima in Liguria ed oggi anche a Berlino»
“L’audiovisivo è uno straordinario vettore economico. Non solo perché capace di promuovere l’immagine della Liguria in Italia e all’estero, ma anche perché in grado di valorizzare le tante maestranze, spesso artigiane, che lavorano dietro i riflettori – spiega il consigliere delegato allo Sviluppo economico e alla Programmazione Fesr Alessio Piana – Regione Liguria in questi anni ne ha accompagnato la crescita, con la collaborazione della Genova Liguria Film Commission, con misure dedicate come il citato bando audiovisivo che, nelle diverse edizioni, ha permesso di intercettare produzioni internazionali di qualità. È il caso del film “Reflect dans un Diamant Mort”, spy story in gran parte girata in Liguria, che parteciperà al prossimo Festival di Berlino. Una vetrina unica – aggiunge il consigliere delegato Piana – che esalterà le bellezze regionali, da ponente a levante, al di fuori dei confini nazionali”.
‘’La presenza di “Reflet dans un Diamant Mort”, film girato in gran parte in Liguria, in una kermesse di assoluto prestigio come il Festival Internazionale del Cinema di Berlino è motivo di orgoglio e soddisfazione per tutti noi – afferma l’assessore alla Cultura di Regione Liguria Simona Ferro. – La scelta di ambientare le scene nelle nostre città, da Ventimiglia e Sanremo a Genova e Santa Margherita, permette di valorizzare le peculiarità del nostro territorio e rappresenta un valore aggiunto per una pellicola già di altissimo livello, la cui produzione abbraccia quattro paesi europei ed è caratterizzata da un cast d’eccezione. Un bel modo per portare un po’ della nostra Liguria a un importante evento di caratura internazionale’’.
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