Gli studenti protagonisti dell’evento su Joyce Lussu all’Aquila di Fermo, organizzato dallo SPI CGIL Fermo

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Le Istituzioni facciano in modo che Villa Lussu a San Tommaso di Fermo resti patrimonio culturale pubblico.
Uno dei bozzetti realizzati dal 3° F del Liceo artistico di Fermo, nei prossimi mesi diventerà un murales presumibilmente presso il maxi parcheggio di Fermo.

Fermo- Sarebbe stata contenta Joyce Lussu di vedere tanti studenti parlare di lei dentro al Teatro dell’Aquila di Fermo dopo aver approfondito a scuola, su invito dello SPI Cgil di Fermo, la sua vita, i suoi valori , i suoi testi , traendone spunto per elaborati interessanti che mirano alla prosecuzione di ciò che lei ha testimoniato attraversando con coraggio , passione e senza barriere, la storia del suo tempo sulla terra. Perchè, come lei diceva “ la vita non è vero che è breve, se lascia il segno è infinita”.
E la Lussu di tracce ne ha lasciate tante e su tanti fronti. Ieri in seno al Convegno “ Joyce Lussu storia di una donna Libera” organizzato dallo SPI Cgil di Fermo e Marche in collaborazione con la Fondazione Joyce Lussu di Porto San Giorgio e la Camera del Lavoro Cgil Fermo., di lei si è parlato a più voci toccando ogni registro della sua vita: donna, partigiana, femminista, scrittrice, poetessa e molto altro.
Lo scopo della manifestazione( la seconda voluta dallo Spi Cgil, la prima lo corso anno si era svolta a Porto Sant’Elpidio) è sempre lo stesso: quello di ribadire l’assoluta necessità di non disperdere il patrimonio culturale che lei ha lasciato, auspicando che la Villa a Lido San Tommaso, ora posta in vendita a pieno titolo dai familiari, venga acquistata da Istituzioni pubbliche che la preservino come luogo di memoria a disposizione delle nuove generazioni.
“Ma non un Museo che lei non avrebbe voluto- come raccontato nel suo intervento dalla Prof.ssa e sua amica Gilda Traini della Fondazione sangiorgese che ne ha tratteggiato il profilo umano, piuttosto un Centro Studi di memoria attiva aperto ai giovani .”Perché lei amava molto i giovani e andava nelle scuole per approfondire con loro parole polisemiche come Pace, Libertà, Democrazia. La prima domanda che poneva a chi incontrava era “ Chi sei e cosa fai per cambiare il mondo? Stimolando tutti alla partecipazione attiva”.
“Siamo qui a teatro, ma simbolicamente nella Casa di Joyce a Lido San Tommaso, ha detto Martina Toti della Comuncazione Cgil nazionale, ispirando subito gli interventi istituzionali. Quello dell’Assessora Lanzidei che ha ricordato come il Comune di Fermo le abbia intitolato due vie. Quello del Prefetto D’Alascio, che ha suggerito “di far diventare la Casa della Lussu un Parco Letterario”, invitando i giovani a partecipare con passione alle questioni sociali, in maniera bipartisan e senza steccati, con sempre al centro il rispetto della persona” . O quello del presidente provinciale Ortenzi che ha ripetuto come sia “dovere delle Istituzioni valorizzare il patrimonio culturale di Joyce Lussu ” ,auspicando che i giovani possano sempre apprezzarne il contributo e i valori esemplificati”.
L’evento si è era aperto sull’onda dell’emozione con la poesia Scarpette Rosse” letta da Giuia Massi del 5° LS -TCO. E’ quindi seguito l’intervento a tutto tondo sula Lussu di Vilma Bontempo segretaria SPI Marche .
I veri protagonisti, sono poi stati gli studenti. Per primi quelli del Montani ( 5° aeronautica navale e 5° Informatica ) guidati dalla Prof.ssa Diletta Parrino che hanno presentato un eleborato multimediale in rete che rimanda a tutti i testi di Joyce Lussu con anche un tour virtuale della Casa a San Tommaso. Gli studenti del 3° AFL e AGL del Liceo Artistico Preziotti di Porto San Giorgio hanno presentato i loro disegni ad acquerello e lavori di grafica al computer . Il 5° CSP del Liceo Scientifico TCO, accompagnati dal prof Gianluca Valeriani, hanno dato lettura al loro elaborato “ Elogio dell’Utopia”, scritto dalla Lussu con Luana Trapè. Le classi 5° A e 5° B sezione moda dell’Ipsia Ostilio Ricci, accompagnati dal Prof Mattia D’Ambrosi, dopo aver riempito il palco di simboliche scarpe rosse create dall’indirizzo calzatura, hanno sfilato con due abiti da loro creati ispirati alla Lussu. I ragazzi del 5° RIM dell’Itet Carducci accompagnato dalla Prof Loredana Pompei, hanno presentato un loro video sui fatti che hanno segnato il’900, intersecandolo con la vita della Lussu e un loro testo originale. Infine gli studenti del 3° F del Liceo artistico di Fermo hanno presentato diversi bozzetti sulla Lussu, e uno di questi nei prossimi mesi diventerà un murales presumibilmente presso il maxi archeggio di Fermo.
“ Oggi vi abbiamo simbolicamente consegnato la Costituzione- le parole rivolte agli studenti dal Segretario Provinciale SPI Cgil Fermo Maurizio Valentini principale artefice dell’Evento, che ha ringraziato i tanti che hanno collaborato- Perché La vita di Joyce e del marito Emilio Lussu ne sono state il simbolo e l’esempio. Ora tocca a voi usare questi insegnamenti nella vostra vita. Avete approfondito cose che forse non conoscevate e questo era il nostro scopo. In questa occasione chiediamo a tutti i Sindaci presenti di approvare un ODG per promuovere l’acquisto Pubblico della Casa della Lussu”.
Sono poi seguite le testimonianze del Segretario SPI della Sardegna Giacomo Migheli, del Segretario regionale CGIL Giuseppe Santarelli. E infine la chiosa della giornata a cura della Segretaria Spi Cgil nazionale Tania Scacchetti:
“ Sarebbe bello chiamare la Casa della Lussu “ Casa della Pace”. Lei oggi ci avrebbe bacchettato: la guerra sta diventando l’igiene del mondo e la pace sembra relegata a qualcosa di impossibile. Per una donna che ha fatto la guerra per conquistare la libertà e la pace è inaccettabile. Joyce ha fatto la storia e compreso la forza della parola nella costruzione di processi democratici. Noi non dobbiamo ritrarci dalla vita pubblica. Ho trovato potenti i bozzetti per i murales, questo significa dare gambe al messaggio di Joyce. Siate partigiani dei vostri tempi ragazzi”.


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