Banca Bper lancia un’offerta pubblica di scambio sulla Popolare di Sondrio da 4,3 miliardi di euro: l’istituto è a rischio?

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Sondrio – Bper Banca ha lanciato un’Offerta pubblica di scambio (Ops) nei confronti della Banca Popolare di Sondrio per oltre 4,3 miliardi di euro in azioni con l’intenzione, di fatto, di fondere i due istituti. “Questa operazione è basata su logiche industriali e rappresenta un’opportunità unica di creare un gruppo bancario leader in Italia, con due banche complementari che hanno modelli di business coerenti e che condividono gli stessi valori”, ha detto Gianni Franco Papa, amministratore delegato di Bper.

Bper “prevede che l’offerta si completi nella seconda metà del 2025 e che la piena integrazione sia realizzata entro la fine del 2025, subordinatamente all’ottenimento delle autorizzazioni richieste dalla normativa vigente da parte delle autorità competenti”.

In termini finanziari, un’Offerta pubblica di scambio (Ops) avviene quando una banca emette nuove azioni e le offre agli investitori. In questo caso, Bper sta offrendo 4,3 miliardi di azioni alla Popolare di Sondrio in cambio di un corrispettivo, sempre in azioni, di quest’ultima: in particolare, l’offerta prevede di assegnare 1,45 azioni di nuova emissione dell’istituto modenese per ogni titolo di quello valtellinese. Questa pratica è diversa da un’Offerta pubblica di acquisto (Ppa), che invece serve per comprare azioni già esistenti di un’altra società. Il vantaggio dell’Ops per l’offerente è la facoltà di non sostenere alcun investimento finanziario.

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La valorizzazioni delle azioni della Popolare, si legge in una nota, ammonta a 9,527 euro, per un controvalore complessivo dell’offerta, in caso di integrale adesione, di 4,32 miliardi di euro. Il premio riconosciuto agli azionisti della Sondrio è pari al 6,6 per cento sulla chiusura di Borsa.

L’operazione era già nell’aria da tempo. Indizi che tra i due istituti di credito si stesse muovendo qualcosa erano stati suggeriti dal fatto che in borsa, dall’inizio dell’anno, la Popolare si era rivalutata del 30 per cento e Bper del 7,5 per cento. Piazza Affari, insomma, sapeva.

Ora Bper ha convocato un’assemblea straordinaria per il 18 aprile 2025 per l’aumento di capitale a servizio dell’offerta. L’unico punto all’ordine del giorno, infatti, è la proposta di attribuzione al consiglio di amministrazione, da esercitarsi entro il 31 dicembre 2025, di aumentare il capitale sociale in una o più volte, in via scindibile, e con emissione di un numero massimo di 657.409.377 azioni ordinarie, il cui prezzo di emissione sarà determinato dal consiglio di amministrazione.

Bper nasce come banca popolare nel 1867 con la denominazione di banca popolare di Modena e la sua storia ha visto numerose acquisizioni fino ad arrivare alla recente offerta sulla Banca Popolare di Sondrio. Bper, attualmente guidata dall’amministratore delegato Gianni Franco Papa, ha come primo azionista il gruppo Unipol con il 19,8 per cento, che è anche ampiamente primo azionista di Popolare di Sondrio. Tra gli altri soci rilevanti ci sono anche la Fondazione di Sardegna con il 10,2 per cento e Jp Morgan al 5,1. Attualmente il gruppo può contare su oltre 1.600 filiali in Italia, 19mila dipendenti e 5 milioni di clienti.

Nel 2021 la banca perfeziona l’acquisizione da Intesa Sanpaolo del ramo di azienda di Ubi composto da 486 Filiali e 134 punti operativi, la cui distribuzione geografica esprime un’elevata concentrazione nel Nord Italia, in particolare in Lombardia. Nel 2022 arriva l’acquisizione di Banca Carige e la sua successiva integrazione.

La banca Popolare di Sondrio è un gruppo bancario al centro delle Alpi con sede a Sondrio nel cuore della Valtellina. Unipol che è il principale azionista di Bper, ha il 19,7 per cento anche di Sondrio che è tra le prime banche popolari sorte in Italia ispirandosi al modello del credito cooperativo propugnato da Luigi Luzzatti. La fondazione è del 1871 e fin da allora il dna è nel servizio dei territori in cui opera.

Nel corso del tempo il raggio di azione è stato esteso a tutto il territorio nazionale, mantenendo al contempo forti legami con la zona di origine in cui sono tuttora insediati la Direzione generale e gli Uffici centrali. A seguito dell’approvazione della trasformazione societaria deliberata dall’Assemblea straordinaria dei soci del 29 dicembre 2021, la banca che è saldamente guidata da Mario Alberto Pedranzini, è diventata società per azioni ed è a capo di un gruppo che conta oltre 150.000 azionisti, più di 500 sportelli e oltre 900.000 clienti.

Le filiali sono presenti in otto regioni del Nord Italia, nell’area di Roma e a Napoli. Nell’anno che si è appena chiuso l’istituto ha registrato un utile record a 575 milioni di euro e alzato il dividendo a 0,8 euro da 0,56 euro del 2023.

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Nell’ambito dell’offerta pubblica di scambio su Popolare Sondrio, Bper ha assicurato che intende “preservare il marchio” dell’istituto lombardo “nelle aree storiche”. Il gruppo emiliano ha dichiarato che l’istituto è “parte integrante della forte identità territoriale dell’emittente, che vanta una lunga tradizione di vicinanza alle famiglie, alle imprese locali e alle comunità”. 

Bper ha chiuso il 2024 con un utile netto in crescita del 4,1 per cento a 1,4 miliardi di euro. Lo si legge in una nota in cui viene indicato che il risultato è stato raggiunto al netto di oltre 0,7 miliardi di imposte sul reddito. Il gruppo, che propone la distribuzione di un dividendo raddoppiato a 60 centesimi ha realizzato ricavi “core” in crescita del 4,1% a 5,43 miliardi, mentre il margine di interesse è salito del 3,9 per cento a 3,37 miliardi. In rialzo del 4,5 per cento le commissioni nette a 2,05 miliardi mentre il coefficiente patrimoniale Cet 1 si è portato al 15,8 per cento.

“Il perfezionamento dell’Offerta – scrive Bper – permetterà la piena valorizzazione delle potenzialità dei due gruppi, accrescendo la creazione e distribuzione di valore e la realizzazione di importanti sinergie senza costi sociali e riducendo il profilo di rischio per tutti gli stakeholder”.

Le due banche, si legge, “operano da tempo con le stesse modalità in alcuni segmenti di offerta alla propria clientela, utilizzando non solo modelli di business omogenei, ma anche partnership e fabbriche prodotto condivise, nell’asset management (Arca Fondi SGR S.p.A.), nella bancassicurazione (Arca Vita S.p.A. e Arca Assicurazioni S.p.A.) e nel leasing (Alba Leasing S.p.A.)”.

“Tutto questo”, secondo Bper, è in linea con quanto il gruppo ha dimostrato di “saper realizzare in precedenti operazioni”, come l’integrazione con Carige e Banca Monte di Lucca. “Il nuovo gruppo sarà agevolato da un forte incremento della produttività derivante da fabbriche prodotto condivise significativa creazione di valore per gli azionisti con un’elevata redditività (rote atteso prossimo al 15%) e una forte solidità patrimoniale (cet1 ratio atteso superiore al 15%), con un pay-out ratio medio del 75%, in significativo miglioramento per gli azionisti della Banca Popolare di Sondrio”.



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