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l’appello
Per il coordinatore politico si tratta di «una infrastruttura indispensabile per il rilancio economico e occupazionale dell’area»
Pubblicato il: 07/02/2025 – 11:29
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ROMA «Del rigassificatore di Gioia Tauro se ne parla dal 2002. L’idea era quella di riqualificare la zona retroportuale di Gioia Tauro, città che ha sempre sofferto di una mancata primavera industriale. Nel 2023, con il decreto energia, il Governo Meloni inserisce il rigassificatore di Gioia Tauro e di Porto Empedocle tra le infrastrutture necessarie e di forte interesse nazionale, ma anche ultime settimane perché la Regione Liguria, contraddicendo quanto concordato con l’amministrazione Toti, ha votato contro lo spostamento del rigassificatore di Piombino a Vado Ligure». Così Saverio Romano coordinatore politico di Noi Moderati nella sua interpellanza alla Camera dei Deputati. «L’installazione di un rigassificatore – si legge ancora nella nota – significa non soltanto investire in energia garantendo una minore dipendenza energetica, ma anche creare nuovi posti di lavoro. Si stimano mille dipendenti per i cantieri e, una volta a regime, oltre 500 posti di lavoro. Si tratta di una infrastruttura strategica, in considerazione di tanti motivi, non ultimo quello relativo alla chiusura dei varchi russo-ucraini, con il mancato approvvigionamento del cosiddetto gas russo». Quella per il rigassificatore di Gioia Tauro è una battaglia che il partito di Noi Moderati conduce da tempo, «con il sostegno e l’impegno di Pino Galati, commissario regionale del partito in Calabria e vicepresidente vicario nazionale. Siamo da sempre per l’utilizzo corretto dell’energia per lo sviluppo del territorio. L’emergenza energetica ha messo l’Europa davanti alla necessità di sopperire alla carenza di gas cercando altrove delle soluzioni alternative. Una situazione che ha portato ad un inevitabile aumento dei prezzi dell’energia e del gas ed ha riproposto il problema della dipendenza energetica». «L’Europa – conclude – è l’aerea con il maggior grado di dipendenza energetica il 58,3% del fabbisogno energetico dipende dalle importazioni. In questo contesto l’Italia è il Paese con la più alta percentuale di dipendenza energetica pari al 74.8%. Occorre una inversione di tendenza e il rigassificatore di Gioia Tauro in questa prospettiva è irrinunciabile».