Cos’è questa storia dei 300 letti di ospedale comprati dalla Lombardia per 222mila euro e mai usati

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Nel 2020, in piena pandemia, la centrale acquisti di Regione Lombardia ha comprato da un’azienda Indiana quasi 300 letti da ospedale che però, non essendo a norma, non sono mai stati utilizzati e da 3 anni sono abbandonati nell’ospedale di Como. Nel 2023 il Tribunale di Milano ha sancito che la ditta produttrice avrebbe dovuto rimborsare la Regione e riprendersi la merce, ma a due anni dalla sentenza nulla è cambiato.

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Continua a far discutere la questione dei circa 300 letti acquistati e mai utilizzati dalla Regione Lombardia durante l’emergenza Covid-19. La strumentazione, da quasi quattro anni abbandonata all’interno di uno dei reparti dell’ospedale Sant’Anna di Como, è costata 222mila euro ma non è mai entrata in corsia perché non è risultata a norma.

La polemica è nata dopo la denuncia del quotidiano La Provincia di Como, che ha pubblicato le foto dei letti abbandonati e coperti di polvere all’interno di alcune stanze dell’ospedale sant’Anna, utilizzate come depositi. La notizia ha provocato l’indignazione dei consiglieri regionali del Partito Democratico che, durante un question time in Consiglio regionale, hanno chiesto chiarimenti all’assessore al Welfare, Guido Bertolaso: “Sappiamo soltanto che i letti sono stati acquistati nel 2021 da un’azienda indiana, e che non sono a norma – hanno spiegato il capogruppo Pierfrancesco Majorino e il primo firmatario dell’interrogazione, Angelo Orsenigo – Per questo la Regione ha fatto ricorso e lo ha vinto. Ma non si capisce perché dal 2023 non si sia ancora provveduto né al recupero della cifra né a quello dei letti da parte della casa produttrice“.

Guido Bertolaso, assessore al Welfare di Regione Lombardia

Guido Bertolaso, assessore al Welfare di Regione Lombardia

I letti, infatti, sono stati presi nel marzo del 2020 per far fronte alla carenza di posti in terapia intensiva durante la pandemia. Della fornitura era stata incaricata la società Aria Spa, cioè la centrale acquisti della Regione Lombardia, che aveva comprato la strumentazione da un’azienda indiana, la Surgimill Medical Systems, per la cifra 222.328 euro. I letti sono quindi arrivati in Italia, ma l’impresa produttrice non ha fornito le certificazioni di conformità Iso necessarie perché potessero essere utilizzati in ospedale. Aria ha quindi fatto causa alla Surgimill Medical Systems, e il tribunale di Milano ha deciso che l’azienda indiana avrebbe dovuto rimborsare la cifra spesa e riprendersi i letti inutilizzabili. A due anni dalla sentenza, però, nulla di tutto questo è ancora avvenuto. 

La Regione ha operato con tempestività in un momento di crisi sanitaria senza precedenti, cercando di garantire tutte le risorse necessarie per far fronte all’emergenza – ha commentato l’assessore Bertolaso – ci aspettiamo che la società fornitrice rispetti la sentenza e restituisca quanto dovuto, ma ciò non è ancora avvenuto. Potremmo proporre alla Surgimill un accordo che permetta di acquisire i letti e donarli al governo ucraino. Sebbene il materiale non sia conforme alla normativa europea, probabilmente può essere utile in zona di guerra“. Sul tavolo, infatti, c’è l’ipotesi che queste strumentazioni possano essere spedite in Ucraina a supporto degli ospedali che soccorrono i feriti della guerra contro la Russia. L’Ucraina, infatti, non fa parte dell’Unione Europea e non sarebbe vincolata al rispetto delle certificazioni Iso per poter utilizzare i letti.

Pierfrancesco Majorino, capogruppo del Pd in Regione Lombardia

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Ma il capogruppo Pd Majorino ha già annunciato possibili ripercussioni: “Valuteremo se esistono estremi per l’esposto alla Corte dei conti. Di certo siamo di fronte a una gestione vergognosa, a uno spreco di centinaia di migliaia di euro di risorse pubbliche rispetto al quale vogliamo che sia fatta piena luce. Com’è stato fatto quell’acquisto? Chi ha controllato? Perché è passato del tempo prima che venisse fatta la contestazione alla ditta indiana? Perché la giunta solo ora ipotizza di inviarli in Ucraina? Fontana risponda”.

Nel frattempo Bertolaso ha dichiarato di aver dato disposizioni per “pubblicare gli elenchi di tutti i materiali che sono stoccati nei magazzini di Regione Lombardia, di tutto quello che è stato acquistato durante l’emergenza Covid e che non è stato utilizzato. Questo stillicidio di scoprire ogni giorno qualche letto che abbiamo dimenticato in qualche magazzino è assolutamente ridicolo. Torniamo con la memoria al 2020 e andiamo a vedere se 100 letti di rianimazione o 10mila mascherine o 27 respiratori che sono stoccati da una parte magari non siano stati utili in quel periodo. Non c’è nulla di misterioso, di nascosto, nulla da tenere riservato“.





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