Con “Go! 2025” la cultura è transfrontaliera (foto)

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Go!2025 – Gorizia e Nova Gorica sono la prima capitale europea transfrontaliera della storia Foto Roni Brmalj

Gorizia e Nova Gorica sono oggi un’unica realtà senza più barriere, un simbolo di un’Europa unita e senza confini. Un tempo, però, un muro le divideva proprio come accadeva a Berlino, separando famiglie, amici e culture. Per decenni, questa linea di demarcazione è stata una parte della cortina di ferro che divideva le dittature dal mondo libero. Ora passeggiare spensieratamente tra le due città significa celebrare la libertà, la cooperazione e la pace. La Piazza Transalpina/Trg Evropa, un tempo simbolo di divisione, è diventata il cuore pulsante dell’incontro e della condivisione. Il confine che separava è ora un ponte che unisce, dimostrando come la storia possa trasformarsi in opportunità. Gorizia e Nova Gorica rappresentano un esempio di come le ferite del passato possano essere sanate attraverso il dialogo e la cultura. Oggi (8 febbraio) – nella ricorrenza della Giornata slovena in onore al poeta France Prešeren – con l’inaugurazione della Capitale europea della cultura per il 2025, la prima transfrontaliera, più che mai.

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Senza confini

“Superare i confini per costruire unità e un’identità culturale comune” è questo il tema centrale di “Go! 2025”, che vede Gorizia in Italia e Nova Gorica in Slovenia fregiarsi congiuntamente del titolo di Capitale europea della cultura, scrivendo una pagina storica nella cooperazione bilaterale. Da una parte Nova Gorica, costruita partendo praticamente da zero all’indomani della Seconda guerra mondiale, una volta tracciato il confine divisivo tra Italia e Slovenia. Dall’altra Gorizia, centro culturale, amministrativo ed economico con una storia molto più antica. GO! Borderless (Vai! Senza confini) incarna l’obiettivo di far risuonare all’unisono il patrimonio di una città modernista con l’eredità di una città millenaria. L’obiettivo di superare i loro confini, in un percorso di riconciliazione. Per realizzarlo, il primo passo è stato sviluppare una strategia transfrontaliera innovativa, uno spiccato senso di coesione e uno sforzo comune di comunicazione. Tra due Paesi, due città e molte persone. GO! 2025 supera le barriere fisiche e culturali tra società, a dimostrazione che una governance transfrontaliera impatta positivamente sulla crescita delle “periferie” europee, tasselli irrinunciabili nel mosaico dell’Ue. Il programma culturale e artistico di GO! 2025 è il risultato di questa mission, con progetti unici che vanno oltre i confini e oltre l’ordinario.

Messaggi profondi

A dare lustro istituzionale alla cerimonia istituzionale sono intervenuti i presidenti italiano e sloveno, Sergio Mattarella e Nataša Pirc Musar. I due Capi di Stato hanno lanciato un messaggio molto profondo, non solo di fiducia nei confronti del progetto europeo, ma anche della capacità della cultura e della convivenza di sconfiggere i moti oscurantisti.

Crocevia di valori

“L’Europa e il mondo si trovano a un crocevia di valori e non possiamo dimenticare il nostro passato mentre costruiamo il futuro”, ha dichiarato Nataša Pirc Musar. “Nova Gorica – insieme alla vicina Gorizia – accoglie con consapevolezza e orgoglio la responsabilità del titolo di Capitale europea della cultura. Unite come un unico agglomerato urbano, siamo testimoni del nostro passato, ma soprattutto custodi di un futuro condiviso”, ha notato la presidente slovena. “Ci impegniamo a garantire – ancora Nataša Pirc Musar – alle generazioni future, alle nostre figlie e ai nostri figli, pace, libertà e creatività, senza mai negare né opprimere gli stessi diritti agli altri. Ecco perché questa Capitale europea della cultura è così speciale e di rilevanza storica. Perché Nova Gorica e Gorizia, insieme ai loro abitanti, oltre a ispirarsi ai versi di Prešeren, vivono e co-creano anche grazie alle parole del nostro poeta Srečko Kosovel: ‘Siamo uniti nello spirito e nell’amore, ma ognuno mantenga il proprio volto’”, ha puntualizzato la statista esclamando alla fine del suo discorso: “Naprej, Evropa brez meja! Avanti Europa senza confini”.

Un percorso condiviso

Le ha fatto eco il presidente Mattarella sottolineando che: “In un mondo caratterizzato da crescenti tensioni e conflitti, dall’abbandono della cooperazione come elemento fondante della vita internazionale, Slovenia e Italia hanno saputo dimostrare che è possibile scegliere la via della cooperazione. Nella tragedia della Seconda guerra mondiale, un sopravvissuto ad Auschwitz, Roman Kent, ha osservato ‘non vogliamo che il nostro passato sia il futuro dei nostri figli’”. “Con questo spirito – ancora l’inquilino del Quirinale – abbiamo affrontato le pagine del dopoguerra, per scriverne una nuova. In questo percorso due elementi hanno fornito un contributo determinante: la comune appartenenza all’Unione Europea e la cultura condivisa dai nostri popoli”. “Con l’ingresso della Slovenia nell’Unione europea, venti anni or sono, i nostri Paesi si sono ricongiunti in un percorso condiviso: e la Repubblica Italiana è stata lieta di poter sostenere e accompagnare il processo di adesione, affinché i due popoli si ritrovassero a contribuire a un destino comune. Lavorando fianco a fianco nelle istituzioni europee si è consolidata la fiducia reciproca e vi è maturato il senso di appartenenza e di una ulteriore identità: la comune identità europea”, ha detto Mattarella.

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Portori di luce

“Le differenze, le incomprensioni – ha aggiunto —, hanno lasciato il posto a fattori che uniscono. Questo esprime il grande valore storico dell’Ue. Una cultura con tante preziose peculiarità nazionali, con più lingue, ma comune: quella che, insieme, quest’anno le due città celebreranno. Nova Gorica e Gorizia ambiscono celebrare la cultura dei confini”. “Se la cultura, per definizione, non conosce confini, essa nasce, pur sempre, come espressione di una comunità ma aperta alla conoscenza, alla ricerca comune, a reciproci arricchimenti. Sconfitti gli orrori dell’estremismo nazionalista, che tanto male ha prodotto in Europa, riemergono i valori della convivenza e dell’accoglienza. Sono i valori che possono opporsi all’oscurantismo della guerra e del conflitto che si è riproposto con l’aggressione russa all’Ucraina. Essere capitale europea della cultura transfrontaliera – la prima – significa avere il coraggio di essere portatori di luce e di fiducia nel futuro del mondo, dove si diffondono ombre, incertezze e paure. Significa indicare una strada di autentico progresso”, ha rilevato il presidente italiano.

Parole, quelle pronunciate da Sergio Mattarella e da Nataša Pirc Musar che assumono un valore particolare e sulle quale merita riflettere anche in considerazione ai penosi fatti avvenuti alla Foiba (monumento nazionale) di Basovizza – i sito è stato vandalizato –, alla vigilia dell’inaugurazione di “Go! 2025”, ossia nell’antivigilia del Giorno del Ricordo.

Il pubblico delle grandi occasioni

A Gorizia-Nova Gorica c’erano anche gli esponenti dei governi dei due Paesi: il ministro italiano della cultura, Alessandro Giuli, la sua omologa slovena, Asta Večko e Matej Arčon, ministro per gli sloveni d’oltreconfine e all’estero). La Commissione europea era rappresentata dalla commissaria europea per l’allargamento, la slovena Marta Kos e il maltese Glenn Micallef, commissario per la cultura, i giovani, lo sport e la giustizia intergenerazionale (insieme hanno consegnato il premio Premio Melina Mercouri alla direttrice dell’Ente pubblico sloveno Go! 2025, Mija Lorbek). In piazza Transalpina/Trg Evropa è intervenuto anche il governatore della Regione autonoma Friluli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga. Tra gli ospiti anche i rappresentanti delle autorità locali e regionali del territorio, ad iniziare dai sindaci Rodolfo Ziberna (Gorizia) e Samo Turel (Nova Gorica), ai quali è spettato l’onore di dare il via ufficiale alla manifestazione, assieme a due studenti (una ragazza e un ragazzo), uno sloveno e l’altro italiano. Presenti anche i rappresentanti della società civile, dell’economia, della ricerca, della comunità ecclesiastica, delle minoranze nazionali. A rappresentare la Comunità Nazionale Italiana è stato invitato l’on. Felice Ziza, eletto dai connazionali residenti in Slovenia alla Camera di Stato del Parlamento di Lubiana. A Gorizia e Nova Gorica c’erano pure esponenti dell’unione Italiana e di alcune Comunità degli Italiani provenienti sia dalla Slovenia che dalla Croazia. La parte cerimoniale dell’inaugurazione si è conclusa in piazza Kardelj con il programma culturale. Qui l’ospite d’onore era il premier sloveno, Robert Golob. Nel suo intervento il capo dell’Esecutivo, alternando lo sloveno all’italiano e all’inglese, ha più volte ribadito il concetto di coesione. Ha affermando che ci possono essere più popoli (riferendosi al Goriziano e al suo territorio ha menzionato gli sloveni, gli italiani, ma pure i furlani), ma che alla fine bisogna ammettere che siamo tutti una comunità di europei che condividono la medesima casa.
La festa è poi proseguita fino alle ore piccole in vari punti della Capitale europea della cultura.

Go!2025 - Gorica e Nova Gorica sono la prima capitale europea transfrontaliera della storia Foto Roni Brmalj
Go!2025 – Gorizia e Nova Gorica sono la prima capitale europea transfrontaliera della storia Foto Roni (Ronald) Brmalj
La prima Capitale europea della cultura ha preso ufficialmente il via Foto Roni (Ronald) Brmalj
La prima Capitale europea della cultura transfrontaliera ha preso ufficialmente il via Foto Roni (Ronald) Brmalj
I presidenti italiano e sloveno, Sergio Mattarella e Nataša Pirc Musar, sono stati gli ospiti d'onore della cerimonia inaugurale di Go! 2025 Foto Roni (Ronald) Brmalj
I presidenti italiano e sloveno, Sergio Mattarella e Nataša Pirc Musar, sono stati gli ospiti d’onore della cerimonia inaugurale di Go! 2025 Foto Roni (Ronald) Brmalj
L’abbraccio tra Sergio Mattarella e Nataša Pirc Musar, sono stati gli ospiti d'onore della cerimonia inaugurale di Go! 2025 Foto Roni (Ronald) Brmalj
L’abbraccio tra Sergio Mattarella e Nataša Pirc Musar Foto Roni (Ronald) Brmalj
I commissari europei Marta Kos e Glenn Micallef con la direttrice dell'Ente pubblico Go! 2025, Mija Lorbek (indossa un copriabito bianco) Foto Ronald (Roni) Brmalj
I commissari europei Marta Kos (Slovenia) e Glenn Micallef (Malta) con la direttrice dell’Ente pubblico Go! 2025, Mija Lorbek (indossa un copriabito bianco) Foto Roni (Ronald) Brmalj
Il presidente Sergio Mattarella Foto Ronald (roni) Brmalj
Il presidente italiano Sergio Mattarella Foto Roni (Ronald) Brmalj

 

Go!2025 - Gorizia e Nova Gorica sono la prima capitale europea transfrontaliera della storia Foto Roni Brmalj
Go!2025 – Gorizia e Nova Gorica sono la prima capitale europea transfrontaliera della storia Foto Roni (Ronald) Brmalj
Go!2025 - Gorizia e Nova Gorica sono la prima capitale europea transfrontaliera della storia Foto Roni Brmalj
Go!2025 – Gorizia e Nova Gorica sono la prima capitale europea transfrontaliera della storia Foto Roni (Ronald) Brmalj
Go!2025 - Gorizia e Nova Gorica sono la prima capitale europea transfrontaliera della storia Foto Roni Brmalj
Go!2025 – Gorizia e Nova Gorica sono la prima capitale europea transfrontaliera della storia Foto Roni Brmalj
Go!2025 - Gorizia e Nova Gorica sono la prima capitale europea transfrontaliera della storia Foto Roni Brmalj
Go!2025 – Gorizia e Nova Gorica sono la prima capitale europea transfrontaliera della storia Foto Roni (Ronald) Brmalj
Go!2025 - Gorizia e Nova Gorica sono la prima capitale europea transfrontaliera della storia Foto Roni Brmalj
Go!2025 – Gorizia e Nova Gorica sono la prima capitale europea transfrontaliera della storia Foto Roni (Ronald) Brmalj
Go!2025 - Gorizia e Nova Gorica sono la prima capitale europea transfrontaliera della storia Foto Roni Brmalj
Go!2025 – Gorizia e Nova Gorica sono la prima capitale europea transfrontaliera della storia Foto Roni (Ronald) Brmalj
Go!2025 - Gorizia e Nova Gorica sono la prima capitale europea transfrontaliera della storia Foto Roni Brmalj
Go!2025 – Gorizia e Nova Gorica sono la prima capitale europea transfrontaliera della storia Foto Roni (Ronald) Brmalj

 

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