La Liguria che ha scritto la storia di Sanremo

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Si conclude questa domenica ‘Il racconto del Festival e gli artisti liguri’, l’ultimo di quattro appuntamenti per approfondire la storia della musica genovese e ligure e degli interpreti che hanno preso parte al festival della canzone italiana.

Dagli anni Cinquanta con le prime esibizioni di Natalino Otto, fino ai giorni nostri con gli esponenti del panorama genovese che si preparano a calcare il palco dell’Ariston per la prima volta, un approfondimento per riscoprire la kermesse canora. Perché Sanremo è Sanremo.

Rivoluzionato dal suo interno, diventato un grande contenitore di generi, il Festival di Sanremo negli ultimi dieci anni ha dimostrato di poter nuovamente essere il Festival della Canzone Italiana.

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Dopo anni altalenanti, la rinnovata attenzione verso la kermesse canora, complice anche il dilagare tra i più giovani e non solo del Fantasanremo che quest’anno ha toccato la cifra record di due milioni di squadre, ha riportato in auge l’appuntamento di febbraio che prenderà il via tra pochi giorni.

Una rivoluzione iniziata una decina di anni fa quando sul palco dell’Ariston hanno iniziato ad affacciarsi nuovi generi e nuove voci che, pian piano, sono diventate veri e propri fenomeni del mondo musicale italiano e non solo riconfermando la Liguria come una terra fertile per la creatività musicale.

Chi ricorda nel 2013 la prima apparizione al Festival di una giovanissima Annalisa Scarrone. Prima di diventare la regina indiscussa del pop di casa nostra, raccogliendo consensi anche in Europa (come dimostra il premio vinto quest’estate in Spagna e il riconoscimento che ha ritirato a Los Angeles circa un anno fa) Annalisa ha calcato il palco dell’Ariston per la prima volta proprio quell’anno portando in gara ‘Scintille’ e debuttando con un ottimo nono posto.

Nel 2015 torna in gara con ‘Una finestra tra le stelle’, arrivando quarta; ritorna l’anno dopo con ‘Il diluvio universale’, ottenendo un undicesimo piazzamento.

Nel 2018, arriva sul gradino più basso del podio con ‘Il mondo prima di te’ e nel 2021, l’anno del Festival senza spettatori, è in gara con ‘Dieci’, brano che la porta al settimo posto ma la consacra come popstar. Il 2024 è protagonista con ‘Sinceramente’, canzone terza classificata diventata tormentone che ha portato Annalisa ad agguantare qualsiasi record e consacrandola regina del pop Made in Italy.

Nel 2014 un giovanissimo Zibba, al secolo Sergio Vallarino, insieme agli Almalibre si impone all’attenzione di tutti con ‘Senza di te’, brano che gli è valso il premio della Critica nella sezione Nuove Proposte. L’artista originario di Varazze dalle influenze jazz e dal marcato aspetto cantautore, è stato capace di farsi largo come una delle voci e delle penne più interessanti del panorama.

L’anno dopo all’Ariston arrivano le barre di Moreno Donadoni, genovese, classe 1989. È lui il primo ligure a portare il rap al Festival e lo fa dopo aver trionfato al talent ‘Amici di Maria De Filippi’. Nel 2015 è tra i partecipanti con ‘Oggi ti parlo così’ lasciando spazio a tematiche personali e sociali, facendosi notare per la sua immediatezza e aprendo a nuovi generi musicali.

Direttamente da Marassi, nel 2019 arrivano a Sanremo gli Ex Otago con ‘Solo una canzone’. Il brano della band indie pop, intimo e malinconico, raccontava le dinamiche della vita di coppia con una sensibilità unica.

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Doppietta ligure nel 2023 con Sethu e Olly, entrambi al debutto. Il primo, savonese, è arrivato al Festival con ‘Cause perse’ in cui trap e cantautorato si mischiavano evidenziando una personalità artistica unica.

‘Polvere’ per Olly che non ha mancato, sempre lo stesso anno, di caricare il pubblico con un’energia unica e sonorità contemporanee, facendone uno degli artisti emergenti più promettenti.

Dopo l’iconico duetto con Lorella Cuccarini sulle note di ‘Vola’, l’artista si prepara a tornare in gara quest’anno con il brano ‘Balorda nostalgia’.

Incoronato da Roberto Vecchioni, Alfa, al secolo Andrea Defilippi, ha sorpreso tutti con il suo ‘Vai!’, brano fresco capace di piacere ad ascoltatori e ascoltatrici di tutte le età. Chitarra ruffiana e riff da ipnosi, il giovane artista nel 2024 ha ottenuto un ottimo piazzamento facendo del suo primo Festival un successo.

C’è anche chi si prepara a partecipare per la prima volta. Si tratta di Bresh, pseudonimo di Andrea Brasi, genovese classe 1996, una delle figure emergenti più interessanti della scena rap italiana. Cresciuto a Bogliasco, ha iniziato la sua carriera collaborando con artisti come Tedua e Izi, contribuendo alla definizione del “rap genovese”. Bresh parteciperà al Festival con il brano La tana del granchio, segnando il suo debutto sul prestigioso palco dell’Ariston. La sua presenza al Festival rappresenta un ulteriore riconoscimento per il movimento rap ligure, evidenziando la continua evoluzione e rilevanza della scena musicale della regione.





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