Numerosa adesione allo sciopero di ATM organizzato da Orsa, Fit Cisl e Faisa Cisal. Massaro “Scoperto appalto per gomme anche rigommate”

Rilevante adesione allo sciopero odierno dei lavoratori ATM, indetto dalle sigle sindacali Orsa, Fit Cisl e Faisa Cisal.

Si è riempito di personale ATM lo slargo antistante i cancelli dell’azienda partecipata comunale trasporti. Cori di approvazione per ogni mezzo che, nelle ore di sciopero, ha fatto rientro in deposito con la scritta “fuori servizio”, in adesione all’astensione programmata dal lavoro.

Le motivazioni dello sciopero sono ormai note e vanno dal sistema di turnazione non rispondente, secondo i lavoratori e le sigle sindacali, ai canoni di sicurezza e non ossequio alla normativa, fino al sistema di pagamento di straordinari, il tabellino di marcia imposto, financo il sistema dei permessi anche per donare il sangue. “Manca la comunicazione con ATM – ha detto Mariano Massaro segretario nazionale ORSA – ormai ci parliamo solo per note stampa, e non è il sistema migliore per ascoltare i lavoratori”. “Non avevamo dubbi sulla numerosa adesione allo sciopero di oggi – ha detto ancora Massaro – il motivo è la stanchezza dei lavoratori che si sono accorti della gestione privatistica della cosa pubblica. Non è andato a segno il tentativo di derubricare la protesta costringendola in un orario di lavoro. Oggi siamo in sciopero per cambiare pagina nei rapporti con questa azienda. Per cinque anni abbiamo subito il ‘campagnismo’ (riferimento all’ex presidente di ATM Giuseppe Campagna, ndr) e non consentiremo che venga ereditato e praticato anche dalla nuova gestione. I problemi dei lavoratori sono ormai noti: lavoratori compressi nei propri diritti, minacciati, sotto ritorsione, provvedimenti disciplinari e anche dubbio impiego delle risorse pubbliche.”.

Il CASO dei pneumatici RIGOMMATI e l’ammanco di denaro scoperto da Voce di Popolo

“Abbiamo contestato le spese per il revamping dei tram, continuano a guastarsi – continua Massaro – Adesso abbiamo anche scoperto di un appalto per forniture di pneumatici anche rigommati, che esplodono tutti i giorni con grande pericolo per gli utenti ma soprattutto per gli autisti ai quali vengono regolarmente addebitati tutti gli accadimenti dei mezzi pubblici. Pertanto quando scoppia una gomma ed accade qualcosa al mezzo, è al conducente che vengono addebitati i danni”.

“Continua la distribuzione anomala delle premialità – dice ancora Massaro – e questi premi vengono elargiti a chi sbaglia costantemente le buste paga, o a chi non si accorge del denaro che veniva sottratto regolarmente. Se non fosse stato per Voce di Popolo non se ne sarebbe accorto nessuno. Oggi la questione si avvia a chiarimento dopo segnalazione ben precisa e un’indagine interna della quale non sappiamo nulla”. A tal proposito il 12 febbraio prossimo l’azienda ARM annuncia che si terrà una conferenza stampa per rendere conto di ciò che è emerso dall’indagine interna e alla quale come vocedipopolo.it saremo presenti.

“Vedete quanta gente c’è oggi qui – dice il rappresentante sindacale FAISA CISAL – questi sono lavoratori che ogni mattina si recano a lavorare per far si che l’azienda sia il fiore all’occhiello che tutti acclamano. Oggi questi lavoratori che operano sempre con abnegazione e professionalità, scioperano contro il corto circuito creato dall’azienda con politiche colpevolmente unilaterali. L’azienda non instaura il dialogo né con i lavoratori né con le sigle sindacali, o almeno non con tutte. I dipendenti sono stanchi di non essere rispettati come lavoratori né come persone, e nonostante tutto questi portano avanti ATM sposando le direttive”.

GLI STRAORDINARI ED I BAGNI PER LE DONNE CHE MANCANO DA TEMPO

“La nostra azione sindacale – dice Daniele Lisitano rappresentante di Fit CISL – è stata etichettata dalla presidente di ATM Grillo, come attacco politico contro l’azienda. Ma vorremmo che la presidente ascoltasse e comprendesse che problemi come il tabellino di marcia, ad esempio, non tiene conto della realtà della viabilità di Messina. In via La Farina, ad esempio, sono previsti 5 minuti di tempo per arrivare alla sede ATM, qualsiasi orario si consideri e visto il traffico dell’ora di punta risulta evidente che non sia possibile rispettare il tabellino. Si creano così ritardi anche di 20 minuti che l’azienda non riconosce come straordinario. Cosa questa che non avviene in nessun’altra azienda”. “Da tre anni – continua – attendiamo che vengono resi disponibili i bagni per le nostre colleghe, costrette a cambiarsi in strada. E’ una vergogna perché dopo le 20 quando i locali vicini ai capolinea di Giampilieri e Torre Faro chiudono le nostre colleghe sono costrette a cambiarsi per strada” conclude.

LA SOLIDARIETA’ AI LAVORATORI DELLA SENATRICE DI ITALIA VIVA, LA MESSINESE DAFNE MUSOLINO

“Auspico che lo sciopero indetto per oggi dai lavoratori di ATM spinga i vertici dell’azienda partecipata comunale di Messina a rispondere finalmente in modo concreto alle rimostranze di chi ogni giorno, con sacrificio e responsabilità, garantisce il servizio di trasporto pubblico in città. Sono vicina a tutto il personale di ATM, indipendentemente dalla sigla sindacale che li rappresenta, in quanto ritengo sia tassativo che per ogni azienda il raggiungimento di elevati standard qualitativi, passi prima di ogni cosa dal rispetto della sicurezza e dei diritti dei lavoratori. La tutela di chi lavora per garantire il miglior servizio possibile ai cittadini è il primo punto su cui ATM, come ogni altra azienda, dovrebbe fondare, responsabilmente, il proprio sistema vantato come virtuoso” lo afferma la senatrice di Italia Viva, la messinese Dafne Musolino.