“Rifondare la dinamica impresa-lavoro, superare la tossica divisione conflittuale”

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“Il titolo di questa assemblea è il Coraggio della partecipazione, un titolo evocativo ma soprattutto riguarda un’altra grande sfida, che è innovare il nostro modello economico produttivo coniugando sussidiarietà e crescita. Il che significa rifondare la dinamica fra impresa e lavoro, superando una volta per tutte questa tossica visione conflittuale che anche nel mondo del sindacato qualcuno si ostina ancora a sostenere”, ha detto la premier Giorgia Meloni nel suo intervento all’Assemblea nazionale della Cisl.

 

“Ci unisce l’ottimismo della volontà”

La presidente del Consiglio elogia il sindacato riunito in assemblea: “Noi possiamo ricostruire quella vitalità diffusa e quell’ascensore sociale che allora, anche con il concorso della Cisl, hanno generato negli anni migliori del Dopoguerra nuove imprese realizzate da dipendenti, e il ceto medio è diventato proprietario, ha incremento la ricchezza, l’occupazione e la natalità”.

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Ci unisce, insomma, cari amici della Cisl, l’ottimismo della volontà e un senso di vita che ci porta sempre a guardare verso l’altro e verso l’oltre. Io so – ha continuato la premier Meloni – che nel rispetto dei ruoli noi lavoreremo ancora molto bene negli anni a venire. Ed è per questo che voglio dirvi grazie per accompagnare il lavoro difficile di questo governo con le vostre legittime rivendicazioni, con la vostra autorevolezza, con la vostra serietà e guardando sempre, solo e soprattutto ai diritti e ai bisogni dei lavoratori italiani”.

Giorgia Meloni durante l’Assemblea Nazionale CISL, 11 febbraio 2025 (Ansa)

“Abbiamo ottenuto che fossero banche e assicurazioni a concorrere alla copertura dei benefici per 1,3 milioni di lavoratori”

La presidente del Consiglio ricorda che “nell’ultima legge di bilancio abbiamo ampliato i benefici a circa 1,3 milioni di lavoratori con redditi tra i 35 e i 40mila euro annui e abbiamo ottenuto che fossero banche e assicurazioni a concorrere alla copertura di questi provvedimenti. Lo ricordo perché lo considero un netto cambio di passo rispetto ai tempi nei quali i proventi delle tasse dei lavoratori venivano utilizzati per sostenere banche e assicurazioni, senza che nessuno per questo invocasse la rivolta sociale”.

 

“Proseguiamo con un rinascimento partecipativo”

Poi, la premier torna sulla dinamica imprese-lavoro, precisando che “significa gettare le fondamenta di una nuova alleanza tra datori di lavoro e lavoratori, fondata sulla condivisione degli oneri e degli onori, promuovere la partecipazione dei lavoratori al destino della propria impresa, incrementare le politiche di welfare, rafforzare il peso della contrattazione legata ai territori e alla dimensione aziendale, per superare le rigidità dei contratti nazionali senza smarrire le tutele sul lavoro”. “Sono questi – ha aggiunto ancora – alcuni dei punti di un rinascimento partecipativo che una nazione moderna, che fa della coesione sociale la sua cifra, deve perseguire. Ed è questo il motivo per il quale non abbiamo avuto alcun dubbio a sostenere la proposta di legge di iniziativa popolare sulla partecipazione al lavoro che la Cisl ha promosso e che è diventata il testo base in discussione al Parlamento”.

Un passaggio anche alle politiche demografiche: “L’inverno demografico non investe solo l’Italia ma anche l’Europa, ha enormi implicazioni sulla tenuta sociale” ha poi aggiunto, tra le altre cose, la premier. “Sono fiera di poter dire che questo governo ha dato finalmente alla questione della natalità e della demografia la centralità che merita, perché – ha spiegato Meloni – si tratta di una materia economica: lo abbiamo fatto con un  pacchetto di interventi senza rinunciare a passare il messaggio che un figlio che nasce è un segno ‘più’ e non ‘meno’”.

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Sbarra: “Grazie Meloni, impegno e sensibilità sulla partecipazione”

La Cisl è “il sindacato della responsabilità, una grande forza sociale riformatrice”, convinta che “il cambiamento si costruisce. La partecipazione ce l’abbiamo nel sangue, la pratichiamo ogni giorno, nelle fabbriche, nei cantieri, negli uffici” dice il segretario Luigi Sbarra, alla sua ultima assemblea a capo del sindacato. Sbarra rinnova a Meloni “la gratitudine per aver dimostrato grande sensibilità sulla nostra proposta di legge sulla partecipazione. La partecipazione non è solo una bandiera sindacale, è una scelta di sviluppo, di crescita e di valorizzazione del lavoro. So per certo – prosegue Sbarra, rivolgendosi ancora alla premier – che lei sa che è così. Ha detto che è la chiave di volta di un nuovo e più equo sistema economico”.

Il Paese, rimarca ancora il leader della Cisl, “ha bisogno di scelte coraggiose e la sua presenza qui oggi è un segno importante. Ha bisogno di crescere insieme senza steccati, senza divisioni pregiudiziali, senza antagonismi e massimalismi ma con la forza della contrattazione e della concertazione, e con il coraggio della partecipazione”.



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