La comunità energetica rinnovabile di Villanovaforru in Sardegna. Collaborazione e trasparenza. La testimonianze del sindaco Maurizio Onnis

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È caldo il tema delle energie rinnovabili per molte zone del nostro Paese, dove amministrazioni, comitati e attivisti puntano il dito contro aziende italiane e straniere considerate responsabili di realizzare impianti “green” con conseguenze negative su comunità locali, patrimonio storico e ambientale.

Cruciale l’argomento della transizione a fonti energetiche a basse emissioni anche nelle isole, in particolare la Sardegna, che ha visto nascere come possibile alternativa le prime Comunità energetiche rinnovabili (Cer) a Villanovaforru e Ussaramanna, esempio di accordo e trasparenza tra cittadini e amministrazione.

Il sindaco di Villanovaforru, Maurizio Onnis, comune nel cagliaritano impegnato da oltre dieci anni in temi ambientali, racconta ad Agenda17 i passi della creazione della loro Cer, considerata strategica per garantire una transizione ecologica giusta, sostenibile e una maggiore equità sociale.

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La CER di Villanovaforru. Due anni dalla progettazione all’avvio

“La nostra comunità energetica rinnovabile, racconta il sindaco –  è nata formalmente nel 2021. Ce ne siamo occupati dall’autunno del 2020, quando il Governo italiano ha cominciato a recepire la Direttiva RED II emanata dall’Europa nel 2018, che prescriveva e prescrive agli Stati membri di favorire in ogni modo  l’’autoproduzione, l’autoconsumo, lo stoccaggio e la vendita di energia da parte dei cittadini. 

 Il sindaco di Villanovaforru Maurizio Onnis (© Alec Cani)

Nell’autunno del 2020 – continua il sindaco – abbiamo cercato un partner tecnico, chiedendo uno studio di fattibilità. Nel gennaio del 2021 si è riunita la prima assemblea con i cittadini, seguita dalla seconda nel marzo del 2021. Nel luglio del 2021 abbiamo sottoscritto lo statuto dell’Associazione, ente del terzo settore, con cui è nata la nostra comunità energetica di Villanovaforru. Tra ottobre e novembre 2021 è avvenuta l’installazione dei pannelli fotovoltaici sul tetto della palestra comunale e quindi l’impianto è diventato disponibile per essere operativo.”

A ottobre del 2022,  Enel Distribuzione ha effettuato la connessione alla rete elettrica italiana, e sono trascorsi altri  mesi da quando, nel marzo 2023, il Gestore dei servizi energetici (Gse) ha effettuato la registrazione. 

“Dal momento in cui abbiamo cominciato a pensarci al momento in cui effettivamente siamo comparsi sui registri del Gse sono passati due anni e mezzo – sottolinea Onnis-.. Dal marzo 2023 quando è avvenuta la registrazione al Gse, siamo pienamente attivi. Abbiamo appena compiuto un anno e mezzo di vita, sia operativa,  sia contabile.” 

Le nuove normative favoriscono la costituzione di Cer più grandi

Nel frattempo, molte cose importanti sono cambiate nella legge che regolamenta le Cer. “All’inizio – ricostruisce Onnis – ci siamo agganciati alla cabina elettrica secondaria, perché questo diceva la legge. Bisognava fare la Cer con la cabina di bassa tensione e non la si poteva fare con una potenza maggiore di 200 Kilowatt.

Ora la legge permette di agganciarsi alla cabina elettrica primaria, cioè quella di alta tensione, con un limite massimo di potenza da installare di 1 Megawatt. 

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Comune di Villanovaforru (© Comune di Villanovaforru)

Teoricamente potremmo fare una comunità energetica con tutti coloro che abitano sotto la stessa cabina primaria. In Sardegna di cabine primarie ce ne sono un pò più di 70, quindi stiamo parlando di molte migliaia di persone. ”

Il futuro: estendere la Cer a tutto il paese e connetterla con altre

“La nostra Cer è attualmente di 45 Kilowatt e dà energia a una quarantina di  utenze – afferma il sindaco, programmando i prossimi passaggi-. Le persone beneficiarie sono poco meno di un centinaio, non poche però se pensiamo che Villanovaforru è un paese di 550 abitanti. E tra queste utenze c’è anche un albergo.

Nell’l’autunno 2020, quando cominciammo a prendere in considerazione questa iniziativa, contattai Marco Sideri, sindaco di Ussaramanna: non potevamo fare un’unica Cer, e quindi ne abbiamo realizzate due distinte, seguendo lo stesso procedimento passo dopo passo compresi i ritardi con Enel Distribuzione.

Siamo intenzionati a estendere la Cer a tutto il paese di Villanovaforru e poi di farne una sola, con due paesi vicini: Siddi e Ussaramanna. Teniamo conto che proprio a Ussaramanna c’è la seconda Cer della Sardegna, le uniche due dell’Isola registrate al Gse fino a questo momento. “



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