L’Italia è sempre pèiù una wedding destination. Oltre 15mila nozze da parte di sposi stranieri, eventi in aumento del +11% rispetto al 2023, un indotto che sfiora 1 miliardo di euro e gli Usa quale interlocutore principale.
Si stima che nel 2024 i matrimoni delle coppie straniere celebrati in Italia abbiano coinvolto circa 960mila persone. Il rito prevalente è quello civile (22,5%), seguito da quello religioso (13,5%), mentre ammonta
al 64% la quota dei matrimoni “simbolici”.
Sono i dati elaborati dal Centro Studi Turistici di Firenze per Italy For Weddings, su un campione di 896 imprenditori della filiera, diffusi da Convention Bureau Italia. Una panoramica che certifica come aumenti la volontà, da parte degli stranieri, di organizzare matrimoni unici nel loro genere grazie all’attrazione esercitata dal Made in Italy e dai prodotti locali.
Piace l’estate del Centro-Sud
La quota maggiore di richieste si è concentrata sul Centro Italia (31,3%), mentre le regioni del Sud e le isole hanno intercettato il 29,3% della domanda. In terza posizione, per volume di eventi organizzati, l’area del Nord Ovest (22,9%), seguita dal Nord Est (16,5%). In particolare la Sicilia, una tra le regioni più richieste, sarà teatro della prossima edizione di “Italy for weddings – The event”, in programma a Palermo dal 18 al 21 febbraio 2025.
Il periodo estivo si conferma quello principale per gli eventi: tra maggio-giugno e luglio si concentra il picco delle richieste (oltre il 50%), ma nel frattempo cresce la fascia ottobre-novembre, con picchi fino al 22,4%. Una dinamica che mostra come il settore del wedding tourism abbracci sostanzialmente tutto l’anno.
Crescono gli eventi con un numero di inviati superiore a 100 unità. Le celebrazioni con un massimo di
30 partecipanti passano al 10,4% del totale. Stabili le segnalazioni per gli eventi con 31-50 partecipanti, mentre le cerimonie con un numero di invitati tra 51 e 100 si attestano al 56,1%.
Inflazione e aumento del numero medio di invitati spingono la spesa media dell’evento al +4,2% rispetto al 2023, attestandola a circa 61.500 euro. Il servizio di catering resta la voce più elevata (36%).
Spazio ai wedding planner
Nel 2024 è aumentata la quota dei matrimoni organizzati con l’intervento di wedding planner dal 44,2% al 46,3%. La richiesta principale delle coppie straniere va nella direzione degli small o intimate wedding (25,2%), seguiti dalla wedding week (19,8%) e dal green wedding (12,9%), mentre tengono bene i matrimoni in vigna (12,3%) e il rinnovo delle promesse (5,4%).
Gli stranieri confermano una predilezione per la festa delle nozze nelle ville (23,9%), che rimangono sul
gradino più alto del podio, seguite da residenze storiche (13,8%), borghi (12,4%) e castelli (11,9%).
Le coppie statunitensi si confermano il principale mercato di riferimento del settore (30,4%), seguite dalle domande, in crescita, delle coppie britanniche (20,7%) e tedesche (8,7%). Complessivamente la quota di mercato dei Paesi Europei è salita al 53%, un punto in più rispetto al 2023. In questa dinamica si evidenzia una crescita dei mercati di lungo raggio, in particolare da parte di Cina, Russia, Giappone ed Emirati Arabi: è quindi in corso un’espansione che può attrarre nuovi investitori e operatori internazionali in Italia.
Italia leader mondiale
“Sono dati – commenta la presidente di Convention Bureau Italia, Carlotta Ferrari – che evidenziano
come il connubio tra paesaggi iconici, design italiano e cultura locale confermi l’Italia come una destinazione wedding insostituibile. Si tratta di un motivo d’orgoglio nazionale, perché la penisola si posiziona saldamente come leader mondiale del settore, grazie all’aura di qualità ed esclusività che è in grado di emanare. Il segmento continua quindi a crescere, al netto di una normalizzazione dei tassi rispetto agli anni precedenti, attestandosi come una delle principali leve turistiche del Paese”.
“L’Italia, con la sua ricca storia, i paesaggi e la cultura unica continua a essere la meta preferita per coppie di tutto il mondo – dice il ministro del Turismo Daniela Santanchè -. Questa passione non solo valorizza le nostre bellezze artistiche e naturali, ma rappresenta anche un’opportunità significativa per l’economia locale, creando posti di lavoro e promuovendo il turismo”.
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