Ex province, a Ragusa casus belli con querele in vista delle elezioni

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Il direttore generale del Libero consorzio di Ragusa querela Dino Giarrusso per “diffamazione con finalità estorsive”. La competizione elettorale del 27 aprile inizia con tensioni che si concretizzano in città

Dopo un innumerevole serie di rinvii, alla fine la riforma della Regione siciliana sulle ex province ha dato i frutti che tutti si aspettavano: una ulteriore proroga dei commissari per elezioni di secondo livello che ormai non è più possibile aggirare. Si voterà il 27 aprile quindi, senza suffragio universale. La partita è aperta, e la politica siciliana è in vibrante tensione per quanto accadrà nelle aree vaste ma anche per quanto sta già accadendo.

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Ex province, il caso a Ragusa e lo scontro pre-elezioni

Ragusa, ad esempio, è attualmente teatro di uno scontro che vede deputati del Parlamento siciliano contrapporsi ed un ex eurodeputato far parte della vicenda in qualità di direttore editoriale di un quotidiano. Il caso è quello del direttore generale del Libero consorzio comunale di Ragusa, che coinvolge quindi lo stesso manager Nitto Rosso ma anche il deputato regionale Nello Dipasquale, la deputata regionale Stefania Campo, l’ex europarlamentare Dino Giarrusso ed infine l’intera Assemblea regionale siciliana.

La discussione all’Ars con Schifani

Mercoledì 12 febbraio, durante il seguito della discussione sui ddl al vaglio dell’Ars, alla presenza del presidente della Regione siciliana Renato Schifani, in sala d’Ercole viene presentato un ordine del giorno firmato trasversalmente dalla maggioranza del Parlamento. Il promotore è il deputato del Partito democratico Nello Dipasquale, già presidente del Consiglio provinciale di Ragusa – prima della soppressione della Province – ed anche sindaco di Ragusa. Al documento, che impegna il presidente della Regione a sospendere le procedure concorsuali in essere nelle aree vaste fino alla elezioni, manca la firma della deputata del Movimento 5 stelle Stefania Campo, anche lei del collegio di Ragusa. Chi ha assistito alla scena, al termine della seduta d’aula all’Ars, parla di toni molto accesi tra il promotore dell’ordine del giorno Dipasquale e l’astenuta Campo. Sono volati stracci sul loggiato del piano parlamentare di Palazzo dei Normanni.

“La dubbia correttezza del bando” e il caso che coinvolge Giarrusso

Nell’impegno sottoposto al presidente Schifani con la firma dei deputati di maggioranza, opposizione e gruppo misto, non si fa alcun esplicito riferimento al Libero consorzio comunale di Ragusa. Eppure, facendo un passo indietro, è proprio in quel di Ragusa che si trova il casus belli. L’ex europarlamentare cinque stelle Dino Giarrusso, da direttore editoriale di L’Identità, il 6 febbraio denuncia dubbia correttezza sul bando che ha visto Nitto Rosso assurgere alla carica di direttore generale del Libero consorzio comunale di Ragusa. Il deputato regionale Nello Dipasquale, nei giorni immediatamente successivi, ha proceduto con un accesso agli atti da cui nascerà l’accusa, non di illegittimità ma di inopportunità. Nel frattempo viene fuori un nuovo concorso, per una assunzione a ruolo dirigenziale a tempo indeterminato, cui partecipa proprio Nitto Rosso. Poche ore dopo la notizia del nuovo bando pubblicata da Giarrusso, il direttore generale Rosso annuncia pubblicamente “querela per diffamazione con finalità estorsive”. La finalità estorsiva consisterebbe nel tentativo – secondo il querelante – di “condizionare il legittimo espletamento delle attività amministrative in corso”.

L’annuncio di querela – da parte della ex provincia – è della sera del 10 febbraio. Il 12 febbraio, dopo l’ordine del giorno impegnativo depositato all’Ars e lo scambio tra Dipasquale e Campo, l’ex provincia annuncia la convocazione di una conferenza stampa per l’indomani mattina.

Il 13 febbraio a Ragusa ha inizio uno show, con Nitto Rosso in sala convegni “G. Molè” di Viale del Fante per la propria conferenza stampa, mentre Nello Dipasquale tiene una conferenza stampa sulle scale dello stesso palazzo ex Provincia di Ragusa per diniego della sala stampa da parte dell’ex provincia. Dentro, il direttore generale Nitto Rosso ripercorre “i passaggi amministrativi seguiti ribadendone la legittimità” delle modalità di selezione pubblica avviate dall’ente provinciale e “annunciando azioni legali nei confronti del quotidiano L’Identità”.

Fuori, il deputato regionale Nello Dipasquale denuncia aspetti degli iter concorsuali del Libero consorzio – di cui è commissario straordinario Patrizia Valenti – definendo “tutto legittimo ma di certo inopportuno”.

Credit immagini rispettivamente di: Nello Dipasquale; Libero Consorzio comunale di Ragusa.

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