Il consiglio approva all’unanimità il nuovo regolamento per gli asili nido

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Ottimizzare risorse economiche e organizzative, responsabilizzare le famiglie con l’obiettivo di rendere il servizio equo e più accessibile. Non solo, l’assessora al Welfare Nicoletta Corvi ha presentato il nuovo regolamento per l’accesso ai servizi educativi per l’infanzia come “un’opportunità utile a semplificare la compilazione della domanda grazie all’inserimento di punteggi più aderenti alla realtà e alle tipologie di lavoro svolte dai genitori”.

Il nuovo regolamento, dopo l’approvazione della giunta, è stato presentato giovedì scorso in commissione e oggi, lunedì 17 febbraio, in apertura del consiglio comunale. Tra le novità maggiori l’allargamento del ventaglio di scelta da tre a sei nidi, il sostegno alle giovani coppie, l’esclusione dalle liste d’attesa dei figli di genitori non residenti nel comune di Piacenza e la semplificazione della procedura. Dopo la discussione il nuovo regolamento è stato approvato all’unanimità da tutto il consiglio.

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“Apprezzo il lavoro svolto dall’assessorato e dagli uffici comunali” il commento della consigliera di Fratelli d’Italia Sara Soresi. D’accordo con lei anche la vicina di banco Gloria Zanardi: “La semplificazione voluta dall’assessorato rende migliore il servizio offerto ai cittadini – le sue parole -. Sicuramente nella fase di sperimentazione capiremo se ci sarà l’esigenza di introdurre dei correttivi, ma il lavoro svolto è positivo”.

Genitori non residenti esclusi dalla graduatoria

Contrario al tema della residenza, invece, il consigliere di ApP Luigi Rabuffi: “Ci sono genitori che lavorano a Piacenza e che non sono residenti, ma che sarebbero molto più comodi avendo la possibilità di iscrivere i bambini nei nostri asili nido”. Non si fa attendere la replica di Massimo Trespidi (lista Patrizia Barbieri sindaco): “Abbiamo delle liste d’attesa sui bambini residenti a Piacenza, come potremmo aprire anche a quelli di altri Comuni? Considerando inoltre che chi non risiede in città paga le tasse in altri comuni”.

“Vero che i genitori non residenti non pagano le tasse qui, ma fanno parte del nostro tessuto produttivo e della nostra comunità quindi non siamo convinti possa essere una buona decisione quella di escluderli” la controreplica di Stefano Cugini, di Alternativa per Piacenza.

Ritornando al tema dell’incremento delle opzioni di scelta a favore dei genitori si trova d’accordo con l’assessora Corvi anche Federica Sgorbati (lista Patrizia Barbieri sindaco): “Concordo sull’istituzione di un’unica graduatoria e la possibilità di inserire sei preferenze – le sue parole – Non so se funzionerà, ma questo lo scopriremo solo quando verrà presentata la prima graduatoria”. Per Andrea Fossati, capogruppo del Pd in consiglio comunale “Piacenza non è una città particolarmente grande quindi è corretto allargare il ventaglio di possibilità, favorendo l’accesso più che la comodità”. “Riguardo al tema lavoro si va a parificare il contratto a tempo indeterminato con il lavoro autonomo conferendo lo stesso punteggio e anche questo mi sembra possa rendere più equo l’intero regolamento”.

Durante la discussione, si sono fatte spazio in aula anche dinamiche politiche di calibro regionale. Per Massimo Trespidi infatti “l’attenzione ai servizi sociali e dell’educazione c’è sia da parte del centrosinistra che del centrodestra – il suo intervento -, l’unica differenza che il centrosinistra, anzi la sinistra, per incrementare il welfare aumenta le tasse. Esempio emblematico quanto accaduto qualche giorno fa in Regione”. Trespidi si è riferito infatti all’aumento di Irpef, Irap, ticket sanitari e bollo auto annunciato dalla giunta guidata da Michele De Pascale.

L’ordine del giorno di ApP: “Alleviare i disagi dei pendolari”

Prima dei sei emendamenti riguardanti il nuovo regolamento per l’accesso ai servizi educativi per l’infanzia, Alternativa per Piacenza ha presentato un ordine del giorno per chiedere al Comune di essere parte attiva nell’avviare interlocuzioni con gli altri Comuni della provincia, specie quelli di cintura, per affrontare il tema in un’ottica di area vasta e considerare la possibilità di convenzioni con il sistema dei servizi educativi per l’infanzia della nostra città, così da alleviare i disagi alle famiglie pendolari in difficoltà. E quindi, cercare di rispondere presente alle esigenze di genitori non residenti che però lavorano a Piacenza.

“Questo ordine del giorno prende in giro le persone illudendole, senza portare nessuna risposta concreta ai loro bisogni” sentenzia Trespidi definendo la proposta di ApP “fumo negli occhi” a conclusione di un lungo scambio con il consigliere Cugini. Contrario all’ordine del giorno anche Stefano Perrucci (Pd): “Non riesco a vedere un risvolto concreto”. L’ordine del giorno è comunque stato approvato con 14 voti favorevoli, 10 contrari e 7 astenuti. Approvati anche tutti gli emendamenti (cinque di Fratelli d’Italia e uno di App) presentati durante la seduta.

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