Un manifesto e un programma per quella Matera che vuole confrontarsi, discutere e magari ritrova una ” Casa” come accadeva quando c’erano i partiti, soprattutto a Sinistra con la falce, il martello sulla bandiera rossa del Pci e il tricolore di una Repubblica nata dalla Resistenza e con una Costituzione da difendere a denti stretti. E Antonio Nacci, coordinatore del Pci https://giornalemio.it/politica/comunali-matera-con-falce-e-martello-invito-a-riprendere-la-marcia/, dietro a una bandiera a una storia e a valori liquidati in maniera sbrigativa con la caduta del Muro di Berlino, che hanno portato al disimpegno e a portare l’Italia verso una deriva sovranista, ha tirato fuori un documento di quattro pagine che offre utili spunti di dibattito e di cosa fare per una città, che ha perso autonomia decisionale, identità, coesione e che vede andar via le sue energie migliori: i giovani. Cosi occorre rivedere lo sfruttamento dei rioni Sassi, verificare la gestione dei contenitori e dell’economia culturale, evitare che l’area ex Barilla sia oggetto di speculazione edilizia, riportare ambiente e urbanistica nel solco della sostenibilità, dotarsi di una viabilità extraurbana degna di tal nome, orientarsi verso la transizione ecologia per mobilità urbana e trasporto pubblico. E poi i servizi, la tutela e il potenziamento della sanità pubblica, il recupero del senso di comunità nei quartieri con i centri sociali e di altre strutture e funzioni di aggregazione. Ma per imprimere una svolta, che passa un impegno dei cittadini, occorre ‘motivare” con alto senso di responsabilità la macchina comunale e naturalmente potenziale. E qui Nacci ha detto chiaro e tondo che occorrono ”cittadini rivoluzionari” che ci mettano cuore, faccia, braccia coinvolgendo altri che per scetticismo, delusione, stanno a guardare. ” La soluzione non è dire ai propri figli via via da questa città- ha detto il coordinatore del Pci- e realizza la tua vita altrove. Al contrario occorre animare i ragazzi a lottare nella propria terra per un futuro migliore di tutta la comunità, ma per questo servono cittadini rivoluzionari”. E qui ci sta tutto uno slogan delle manifestazioni studentesche e operaie degli anni ’70 : ” Non state li a guardare, venite a qui a lottare” mentre garrivano le bandiere rosse sulle note dell’Internazionale. Nostalgia? Il ”Manifesto Riprendiamo la marcia” ha tanti spunti per riflettere, contribuire a una alternativa concreta della quale il Paese e Matera hanno bisogno. Libertà, uguaglianza , lavoro, diritti sono sempre più pressati o negati da un capitalismo finanziario spregiudicato che calpesta la democrazia, la ignora, la offende, grazie anche all’indifferenza o al servilismo di quanti non hanno ancora capito portata effetti di guerre, compromessi, ricorsi agli armamenti, finalizzati ad accentramenti di poteri. E allora ricordare tanti passaggi fondamentali della nostra Costituzione può farci ricordare da dove veniamo e quanti hanno dato la vita per scriverla. Il Pci continuerà a sviluppare incontri-confronto tematici su Matera e sul ruolo che devono avere i materani per riappropriarsi della propria storia e del proprio futuro. Avanti Popolo!…Riprendiamo la marcia.
IL MANIFESTO
MANIFESTO
RIPRENDIAMO LA MARCIA
Nell’attuale contesto socio-politico, con un governo nazionale di destra caratterizzato da una politica internazionale guerrafondaia, da una politica economica di ossequio ad un capitalismo internazionale pericoloso per la tenuta democratica e da una politica interna di repressione del diritto al dissenso e alla libertà di manifestare, le elezioni amministrative possono e devono rappresentare uno spartiacque.
Questo spartiacque è rappresentato tra chi si batte per l’affermazione dei Diritti come il Lavoro, la Salute, l’Istruzione, la Libertà e l’Uguaglianza, in ossequio ai Principi sanciti nella Costituzione Italiana Antifascista nata dalla Lotta di Liberazione e chi invece nel non riconoscerne la Genesi Antifascista ne mette in discussione la sua applicazione.
È con questa premessa che i cittadini di Matera sono quindi chiamati a decidere il futuro della città con uno sguardo rivolto alla storia Repubblicana fondata sulla Costituzione ed uno al rinnovamento della classe politica locale che sappia incarnare quei Principi.
Come Partito Comunista Italiano avendo contribuito alla scrittura di quei Principi, richiamati nella Costituzione, grazie all’apporto dei Compagni nell’Assemblea Costituente e consci di aver contribuito in maniera determinante nella Lotta di Liberazione vogliamo offrire alla Città una visione diversa di Comunità e di gestione del bene pubblico.
L’interesse collettivo non può mai venire meno a favore degli interessi particolari, occorre ridare fiducia soprattutto alle giovani generazioni, consci che un futuro diverso e migliore del presente è possibile con il loro impegno sociale, non può essere l’andare via dalla propria città la scelta prioritaria.
Se i cittadini non comprenderanno che occorre impegnarsi per una politica che metta al centro i loro bisogni e le loro aspirazioni si corre sempre il rischio di veder prevalere personaggi che al contrario perseguono una politica personalistica, familistica e clientelare per una ristretta cerchia elitaria.
Occorre una moralizzazione della politica e di tutto quello che ruota attorno ad essa, fatti come quelli venuti fuori dall’operazione della Procura della Repubblica denominata “Allattamento” evidenzia, aldilà delle personali responsabilità in capo ai soggetti coinvolti, una permeabilità ed una commistione tra interessi privati e malcostume politico di interessi personali di gente prestata alla politica per fare da collegamento con imprenditori e professionisti spregiudicati e pubblici amministratori infedeli.
La futura Amministrazione dovrà, in una dialettica anche aspra se necessario con le altre articolazioni Amministrative Pubbliche a partire dalla Regione, tutelare i Diritti della Comunità rappresentata a partire dal Diritto alla Salute, non si può rimanere inermi difronte al declino della Sanità Pubblica a Matera e nella sua Provincia.
Queste sono per Noi le pregiudiziali non contrattabili, che unitamente al Nostro Programma Amministrativo presentiamo ai Cittadini e sulle quali chiediamo il loro contributo ed il loro sostegno.
Ricordiamo alcuni passaggi fondamentali sanciti nella Costituzione Italiana:
L’Italia e` una Repubblica democratica, fondata
sul lavoro…………
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti
inviolabili dell’uomo,………..
………. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli
di ordine economico e sociale, che, limitando
di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono
il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva
partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione
politica, economica e sociale del Paese.
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto
al lavoro e promuove le condizioni che rendano
effettivo questo diritto…………
La Repubblica, una e indivisibile,………..
L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa
alla liberta` degli altri popoli e come mezzo di
risoluzione delle controversie internazionali;…………
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente
il proprio pensiero con la parola, lo scritto e
ogni altro mezzo di diffusione………….
La Repubblica tutela la salute come fondamentale
diritto dell’individuo e interesse della collettivita`
, e garantisce cure gratuite agli indigenti………..
Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche
in ragione della loro capacità contributiva.
Il sistema tributario è informato a criteri di
progressività.
PROGRAMMA
PER UN FUTURO CONDIVISO E DI RISCATTO SOCIALE
RIPRENDIAMO LA MARCIA
Sassi : dichiarati Patrimonio dell’Umanità nel 1993 dall’Unesco e come tale da custodire per consegnarlo alle future generazioni (come tutto quello che c’è stato lasciato dai padri per trasferirlo ai figli), sono stati purtroppo negli anni a partire dal 1986 anno in cui fu emanata la legge 771 di “Conservazione e recupero dei rioni Sassi di Matera” oggetto di un saccheggio speculativo privatistico e sul quale occorre un’operazione trasparenza.
I Sassi rappresentano oggi una miniera a cielo aperto, una miniera estrattiva turistica, dove lo sfruttamento e l’interesse privato ha sostituito l’interesse pubblico che avrebbe invece consentito un ritorno economico per l’intera comunità materana.
Occorre rivedere lo “sfruttamento” di questo bene, che pertanto nella stessa logica con cui si sfruttano le risorse minerarie e naturali deve essere soggetto ad un meccanismo di royalty che faccia pagare in percentuale progressiva sul fatturato quelle attività che hanno ricevuto in concessione beni dello stato e a quanti ne sfruttano l’utilizzo.
Le risorse rivenienti da queste royalty potrebbero essere utilizzate per il recupero di immobili da dare in locazione, i canoni riscossi verrebbero quindi inseriti in un apposito capitolo con vincolo di spesa per la manutenzione dell’intera area nella logica di quanto previsto nella legge 771.
Contenitori ed economia culturale: verifica dell’attuale gestione dei contenitori culturali da parte di terzi e del ritorno economico per le casse comunali nella prospettiva di una gestione diretta da parte dell’amministrazione comunale anche attraverso l’istituzione di cooperative a partecipazione pubblica con il coinvolgimento dei Giovani.
Esempio realizzazione di un museo medioevale nel Castello Tramontano.
La Casa Comunale: occorre rivitalizzare la macchina comunale attraverso una assunzione di responsabilità di tutto il personale nei confronti della comunità.
Istituzione presso il comune di un albo dei “volontari per la città” da cui attingere personale per la gestione della mobilità in occasione di eventi e manifestazioni pubbliche, la gestione dell’accesso all’ingresso e all’uscita dalle scuole dell’infanzia, situazioni di emergenza.
Area ex Barilla: per incapacità e soprattutto mancanza di volontà da parte delle precedenti amministrazioni unitamente al disinteresse della Giunta Regionale si è purtroppo persa l’opportunità di acquisire al patrimonio pubblico un’area strategica a ridosso dell’ingresso in città dal versante della viabilità in direzione Santeramo-Gioia del Colle-Laterza-Taranto.
Occorre quindi affermare con chiarezza che l’interesse pubblico sull’aerea è prioritario e che non saranno permessi speculazioni edilizie, per cui permane l’interesse pubblico all’acquisizione mediante l’utilizzo di parte delle risorse (15.000.000 di euro) destinate alla CTE (Casa delle Tecnologie Emergenti) che troverebbe lì la sua collocazione.
L’utilizzazione pubblica deve prevedere la realizzazione di un’area multifunzionale con il recupero degli immobili presenti da utilizzare per lo svolgimento di fiere e manifestazioni, con la realizzazione di un centro congressi, un centro per le arti e i mestieri, laboratori per l’audiovisivo e il cinema, un museo sulla tradizione dei Pastifici e dei Mulini, la realizzazione di un parcheggio sotterraneo, la realizzazione di una fermata delle ferrovie Appulo-Lucane utile come interscambio con il parcheggio e come fermata per quanti si recano al mercato ortofrutticolo il tutto in continuità con l’area dell’ex macello, secondo la logica che ha portato al recupero e alla valorizzazione in importanti città di quelle aree cosiddette di archeologia industriale caratterizzate da strutture che hanno rappresentato la tradizione dello sviluppo economico del territorio come lo sono stati i Pastifici per Matera.
Urbanistica e Ambiente : occorre uno sviluppo organico nel territorio comunale che tenga conto di quelle aree degradate da recuperare, contro ogni speculazione edilizia, invertendo la logica del consumo di suolo ma agevolando il recupero dell’esistente anche alla luce dello sviluppo demografico previsto.
Occorre una seria verifica dell’inquinamento elettromagnetico da Radio Frequenza implementando maggiormente il catasto delle antenne per definire un Piano di Localizzazione delle stesse e quindi un Regolamento sulle installazioni, alla stessa stregua di quello che avviene per qualsiasi intervento sul territorio comunale, tale da ridurre l’impatto sulla salute dei cittadini.
Occorre rendere energeticamente autosufficienti tutte le strutture comunali.
Un discorso serio va fatto sulla raccolta differenziata, occorre rivedere il sistema del porta a porta che non ha fatto altro che aumentare sostanzialmente i costi a carico dei cittadini senza riscontrare benefici in termini di ricavi dal riciclo delle materie recuperate come plastica, carta, vetro, alluminio, legno, ferro e tutti quei materiali che si possono e si devono riciclare.
È ormai acclarato che il metodo di raccolta “porta a porta” presenta diversi svantaggi non solo per quanto riguarda i maggiori costi per il ritiro ma anche per quanto riguarda l’impatto ambientale legato alle emissioni di CO2 dei tanti mezzi utilizzati e al decoro urbano con i bidoncini sparsi ovunque soggetti non solo alle intemperie ma anche alle scorribande dei cinghiali.
Occorre quindi ipotizzare la realizzazione di isole ecologiche dislocate in diversi punti della città (almeno una per quartiere) dove conferire a qualsiasi ora i rifiuti, andando così incontro alle esigenze dei cittadini che non saranno più costretti a “conservarli” in attesa del conferimento, lasciando il porta a porta solo nell’ambito dei Rioni Sassi.
Oggi esistono sistemi automatizzati anche interrati che permettono di superare qualsiasi problematica legata al decoro urbano, dotati di sensori che segnalano il livello di riempimento e cosa ancora più importante per i cittadini la possibilità di conferire i rifiuti utilizzando la tessera sanitaria così da registrare i quantitativi e la tipologia di rifiuto conferito nell’ottica di riceverne un beneficio in termini di risparmio sull’importo della tassa sui rifiuti.
Il concetto di risorsa deve sostituire il concetto di rifiuto trasformando un problema in un beneficio per i cittadini anche in termini di costi della TARI, ci sono esempi virtuosi e tecnologie disponibili per raggiungere questi obiettivi.
Occorre fin da subito ragionare nella logica di una economia circolare che trasformi i rifiuti in risorsa secondo la logica delle 4R , RIDUCO – RIUSO – RICICLO – RISPARMIO.
In questa logica va inquadrato il riutilizzo della parte organica (FORSU) che non può essere certo quello dell’utilizzo per la produzione di biogas come qualcuno vorrebbe fare nel Borgo La Martella.
Il suo riutilizzo naturale è quello della produzione di compost (terriccio), attraverso un trattamento aerobico di biodegradazione, secondo quanto previsto dalla gerarchia di gestione dei rifiuti individuata dall’UE con la Direttiva 2008/98/CE recepita con il D.lgs 205/2010, da utilizzare in
agricoltura e in tutte quelle attività legate alla manutenzione di parchi e giardini per il miglioramento della fertilità dei terreni.
Nell’ambito della gestione dei rifiuti e di un possibile utilizzo del FORSU a fini energetici occorre elaborare un Piano Energetico Comunale(PEC), anche alla luce delle disposizioni di legge sulla creazione delle Comunità Energetiche Rinnovabili(CER), il tutto da gestire con la costituzione di una Municipalizzata Multiutility.
Occorre vigilare costantemente sull’ipotesi di realizzazione del Deposito Nazionale dei Rifiuti Radioattivi nel nostro territorio in costante interlocuzione con gli altri territori limitrofi come individuato nella Carta Nazionale delle Aeree Potenzialmente Idonee (CNAPI).
Viabilità Extraurbana : basta con la favola della linea ferroviaria dello stato Matera-Ferrandina, iniziata circa 40 anni fà, da sempre sponsorizzata non solo dalla miope visione dei tanti politici locali, che ne hanno tratto un proprio ritorno elettoralistico, ma anche dalle varie Giunte Regionali con il subdolo obiettivo di assoggettare la Città di Matera al capoluogo di regione.
Si è perseverati in questo obiettivo pur difronte agli enormi costi sostenuti ed ancora da sostenere, nonostante le implicazioni tecniche realizzative e lo scarso interesse commerciale visto il naturale sbocco che la Città ha verso il versante Adriatico e quindi verso i collegamenti autostradali (A14), ferroviari(Bari-Bologna / Bari-Napoli / Bari-Taranto-Reggio Calabria), aeroportuali(aeroporto di Palese) e portuali(Porto di Bari).
Si sarebbero potuti utilizzare le attuali risorse pari a ben 525 milioni di euro del PNRR per realizzare una vera tratta ferroviaria che partendo dall’attuale stazione di La Martella, arrivi alla stazione FS di Casal Sabini o direttamente (auspicabile) alla stazione FS di Gioia del Colle transitando dall’area industriale della “Martella” (scalo merci), dalla Stazione FAL di Venusio (scalo interscambio con FAL), transitando dall’area industriale di “Iesce” (scalo merci), questo sarà l’obiettivo da perseguire nei prossimi anni.
Inoltre sempre sul versante della mobilità ferroviaria occorre invece far diventare il collegamento delle FAL Matera-Bari ( di proprietà al 100% del Ministero dei Trasporti) una metropolitana di superficie che permetta di raggiungere il capoluogo pugliese nel minor tempo possibile (45 min.) per usufruire dei collegamenti ad alta velocità e dell’aeroporto e per quanti vi si recono per motivi di lavoro o di studio(Università).
Occorre fin da subito interloquire con ANAS sull’avanzamento del progetto relativo al Collegamento Mediano “Murgia-Pollino” sollecitando la cantierizzazione del Secondo Stralcio Funzionale che dallo Svincolo di “Serra Paducci” si innesta allo Svincolo per “Metaponto” S.P. 3(ex S.S. 380).
Questa prima fase deve essere accompagnata da subito con la progettazione della tratta fino allo svincolo sulla S.S. 407 “Basentana” così da avere finalmente un collegamento veloce a quattro corsie tra la collina Materana e il Capoluogo di Provincia nell’interesse di tutte le comunità delle aree interne.
Mobilità Urbana e Trasporto Pubblico : il trasporto pubblico urbano dovrà orientarsi verso la transizione ecologica, in questo senso già oggi sono disponibili mezzi di trasporto alimentati ad Idrogeno come Autobus e Treni.
Vista l’attuale conformazione urbanistica risulta evidente la necessità di un mix tra trasporto su gomma e trasporto su ferro per cui occorre verificare la fattibilità di realizzare il prolungamento
dell’attuale Metropolitana fino al quartiere S.Francesco con la realizzazione di una stazione nei pressi dell’Ospedale, una stazione nei pressi dell’ASM (via Montescaglioso) per poi attestarsi nella stazione di S.Francesco nei pressi dell’Ex Provveditorato agli studi.
Si realizzerebbe così un collegamento che dalla Stazione delle FAL di Venusio, con l’ipotesi che possa diventare la stazione di interscambio con la nuova linea FS La Martella-Casal Sabini(Gioia del Colle), tagliando tutta la città arrivi al quartiere di S.Francesco.
Occorre finalmente dotare la città di vere piste ciclabili.
Quartieri : recupero della socializzazione attraverso la realizzazione di centri sociali, utilizzando gli immobili comunali disponibili ed oggi abbandonati al degrado, dove consentire ai cittadini di incontrarsi per organizzare attività di rivitalizzazione e di inclusione sociale, come laboratori di creatività, corsi di musica, corsi di cucina e di cucito, corsi di benessere psico-fisico, mettere in pratica quello che nei Sassi era il concetto di Vicinato.
Salute Pubblica e Sanità: abbiamo dedicato un capitolo a parte al diritto alla salute dei cittadini, siamo convinti che occorra da parte della futura amministrazione, in virtù di quanto previsto nell’art. 3 del TUEL, un intervento deciso e a tutti i livelli statali di tutela degli interessi della comunità ed in particolare del diritto alla salute.
Non si può rimanere inermi difronte al declino dell’Ospedale cittadino, non servono sterili riunioni se non si alza lo scontro con chi deve dare risposte in tempi certi al diritto alle cure.
Esempio ne è la realizzazione del blocco radioterapico i cui lavori dovevano essere ultimati a gennaio 2024 e che ad oggi sono ben lontani dall’essere terminati.
Questo è uno dei tanti esempi di cure negate, che costringono i pazienti a spostamenti verso altre strutture regionali ed extraregionali con tutte le implicazioni che questo comporta.
La soluzione non è dire ai propri figli vai via da questa città e realizza la tua vita altrove, al
contrario occorre animare i ragazzi a lottare nella propria terra per un futuro migliore di tutta la
comunità, ma per questo servono cittadini “rivoluzionari”.
src=”https://giornalemio.it/wp-content/uploads/2025/02/pci.png” alt=”” width=”263″ height=”263″ class=”alignnone size-full wp-image-189819″ />
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link