Hotel quasi pieni nei weekend. Sabato maschere e partita al Penzo. Gara Venezia-Lazio vietata ai tifosi laziali
Nessuna sosta sul ponte di Rialto e più controlli. Dopo il caos e le polemiche di domenica scorsa Venezia corre ai ripari. Sono queste infatti le misure principali che saranno adottate per affrontare le giornate di fuoco del Carnevale, come quella di prestare la massima attenzione ai flussi in arrivo alla stazione Santa Lucia. La decisione è stata presa giovedì nel corso del Cosp (Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica), convocato dal prefetto Darco Pellos. Anche perché sabato oltre alla festa in maschera è prevista la partita del Venezia con la Lazio allo stadio Penzo (ore 15). L’incontro è servito per consolidare la strategia di intervento delle forze dell’ordine considerando i vari eventi previsti. E’ stato invece revocato lo sciopero dei treni. «Abbiamo revisionato il piano di emergenza e confermato che ci sembra adeguato — ha spiegato il prefetto —. Constatata l’enorme presenza di visitatori dello scorso weekend, nonostante tutto fosse sotto controllo, abbiamo deciso che non si potrà stazionare sul ponte di Rialto. Si è deciso inoltre di vietare la vendita di biglietti ai tifosi laziali residenti nel Lazio».
Gli eventi in cittÃ
Dopo le immagini dell’ingorgo della scorsa domenica che hanno fatto il giro del mondo, con migliaia di persone ferme nell’area realtina per vedere il corteo acqueo di apertura del Carnevale, si è deciso di garantire costantemente più fluidità in generale in tutta la città . Insieme al comandante della polizia locale Marco Agostini e all’ingegnere Alessandro Scarpa dei vigili del fuoco si sono valutati gli interventi in programma del fine settimana, constatando che saranno per la maggior parte diffusi in tutta la città , a partire dai quattro mercati a tema (cioccolato, cultura, artigianato e golosità ) collocati in quattro campi differenti e dai numerosi spettacoli e mostre sparsi tra palazzi e calli.
I due eventi principali — il corteo acqueo delle Marie dalle 15.30 alle 17 con arrivo alle 16.30 delle fanciulle sul palco di piazza San Marco e l’Arsenale Water Show dalle 18.45 alle 22 — non prevedono assembramenti in luoghi fragili come il ponte di Rialto: nel caso dello spettacolo il controllo è dato dai biglietti venduti e nel caso del corteo dal fatto che scorrerà lungo il Canal Grande senza fermarsi, come invece era avvenuto domenica scorsa con la chiusura della sfilata di imbarcazioni tradizionali a Rialto. Per quanto riguarda i timori della coincidenza tra partita di calcio e Carnevale sono stati risolti optando per una misura radicale.
«Alberghi pieni al 90 per cento»
Dal prossimo fine settimana si entra nel cuore del Carnevale con l’apertura della Biennale di Ragazzi a Ca’ Giustinian, Il Barbiere di Siviglia al Teatro La Fenice, il Dinner Show a Ca’ Vendramin Calergi e molti altri eventi consultabili sul sito, come l’apertura sabato al Museo di Arte Orientale della mostra «1338. Da Venezia a Delhi. Sei mercanti sulle Vie della seta» o gli oltre mille ritratti fotografici di Attlio Bruni al Museo del Tessuto di Palazzo Mocenigo. Spazio anche alla cultura, quindi. Non a caso i Musei civici hanno registrato lo scorso fine settimana il 20 per cento di visitatori in più rispetto ai normali fine settimana di febbraio: sabato settemila persone e domenica quasi seimila con picchi al Correr, a Palazzo Ducale, a Ca’ Rezzonico e al museo del Vetro di Murano.
Soddisfatti gli albergatori: «Nei fine settimana prevediamo un’occupazione tra l’85 e il 90 per cento, mentre durante i giorni feriali dal 60 al 65 per cento — dice il direttore dell’Ava (Associazione albergatori veneziani) Claudio Scarpa —. Siamo soddisfatti dell’andamento perché il Carnevale costituisce un picco di presenze in un periodo di bassa stagione e ci consente di affrontare anche il momento di diminuzione delle presenze che altrimenti si registrerebbe da novembre fino a Pasqua». Per Scarpa, il Carnevale, insieme alla Biennale, permette alla città e alle imprese turistiche di lavorare con una certa continuità : «In questo modo — dice — non siamo operativi in modalità stagionale, ma riusciamo a stabilizzare anche i posti di lavoro».
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