La storia e la ricetta della fagiolata del Carnevale di Santhià in Piemonte

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 





Redazione
21 febbraio 2025 20:00

Carta di credito con fido

Procedura celere

 





Le celebrazioni del Carnevale 2025 sono ormai in corso, sia in Italia che nel resto del mondo. Si tratta di un’ottima occasione per conoscere rituali antichi e spesso grotteschi che prendono piede in contesti diversi, da piccole cittadine a grandi centri. Non solo in Italia ma anche in Europa e nel resto del mondo.

Il più antico Carnevale del Piemonte

La foto della fagiolata del Carnevale di Santhià ph. Santhià Turismo

A Santhià, piccolo centro da 8000 abitanti della provincia di Vercelli, quello che ricorre ogni anno è il Carnevale più antico di tutto il Piemonte, databile almeno alla prima metà del ‘300. In questo modo si presenta anche come uno dei Carnevali più antichi di tutta l’Italia, anche se il primato dovrebbe andare a Venezia o, secondo ad altre fonti, a Fano nelle Marche. Per celebrare questa istituzione nel 2024 è stato inaugurato a Santhià il Carvè Museum, un museo tutto dedicato al Carnevale che si trova dentro il Palazzo del Capitano del paese.

La colossale fagiolata in piazza preparata da 300 persone

Uno dei momenti clou delle celebrazioni del Carnevale è l’ormai famosa fagiolata, che non coinvolge solo il paese ma anche tutti i turisti e i visitatori che si recano qui per l’appuntamento annuale. La “colossale fagiuolata” come viene chiamata da locals e organizzatori, quest’anno si svolgerà lunedì 3 marzo – quello che viene chiamato “lunedì grasso” – alle 12:00 in Piazza Zeppelli, quando verranno distribuite gratuitamente 20.000 porzioni di fagioli, pane e salame preparate da circa 300 addetti suddivisi in 32 gruppi in 150 paioli di rame. Si tratta probabilmente dell’evento più grande di questo tipo in Italia e ha anch’esso una storia antica, poiché la ricetta viene tramandata dai santhiesi almeno dal XIV secolo.

Come si prepara la fagiolata di Santhià in Piemonte: la ricetta

La ricetta della Fagiuolata locale è piuttosto semplice e segue il procedimento tradizionale. Nella preparazione troviamo fagioli, lardo, salami, cipolle, alloro e sale grosso. Importante che sia i salami che i fagioli provengano dal territorio di Santhià. I fagioli sono quelli della qualità Saluggia coltivati nella provincia vercellese, il pane è realizzato dai panettieri di zona. Per la preparazione completa ci vogliono diverse ore di cottura e bollitura. Al termine della cottura le pietanze vengono distribuite in un rigoroso ordine: un mestolo di fagioli, una porzione di salame, una pagnotta di pane. Prima però c’è la benedizione del Prevosto e lo sparo di un fucile. Tradizionalmente la fagiolata va consumata in piazza con utensili portati da casa ma si è diffusa l’abitudine che i convenuti la riportino a casa per gustarla con amici e parenti. Ecco la ricetta fornita sul sito ufficiale della Pro Loco di Santhià.

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

Ingredienti

20 quintali di fagioli qualità Saluggia coltivati sul territorio della Provincia di Vercelli

10 q. di salami da cuocere, prodotti con suini allevati e macellati sul territorio della Provincia di Vercelli

10 q di pane prodotti da panettieri attivi sul territorio della Città di Santhià

1,5 q. di lardo tritato, derivante dalla lavorazione dei suini allevati e macellati sul territorio della Provincia di Vercelli

1,5 q. di cipolle tritate

750 foglie di alloro

80 kg di sale grosso

Preparazione

Dividere i 20 quintali di fagioli in 150 caldaie in rame non stagnato, aggiungere acqua e lasciare riposare per otto ore in modo che i fagioli si ammorbidiscano. Trascorse le otto ore scolare l’acqua rimasta e riempire nuovamente le caldaie. Accendere i fuochi a legna e iniziare la cottura. Rimestare in continuazione onde evitare che i fagioli si attacchino sul fondo della caldaia. Dopo un’ora di cottura aggiungere il lardo tritato e, a seguire, le cipolle. Trascorse tre ore di ebollizione, aggiungere i salami e lasciarli cuocere per 45 minuti. Trascorso tale tempo togliere i salami e aggiungere le foglie di alloro e il sale, e far cuocere ancora per un’ora.

CiboToday è anche su Whatsapp, è sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati



Source link

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link