L’installazione di pompe di calore rappresenta un’opportunità per il raggiungimento dell’efficienza energetica. Con lo stop agli incentivi per le caldaie a combustibili fossili aumenterà la diffusione. Le regole da rispettare e gli aspetti a cui fare attenzione.
Le pompe di calore rappresentano una soluzione sempre più diffusa nel panorama dell’efficienza energetica, offrendo vantaggi significativi in termini di sostenibilità e risparmio di energia.
La tecnologia della pompa di calore offre notevoli vantaggi, soprattutto se abbinata a un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica che permetta di ridurre notevolmente i consumi.
La diffusione delle pompe di calore sarà sempre maggiore in futuro, anche come conseguenza del blocco degli incentivi per l’acquisto e dell’installazione delle caldaie a combustibili fossili, previsto dalla Legge di Bilancio 2025 in linea con la Direttiva europea Case Green.
Per i professionisti del settore e per chi intende cambiare le caratteristiche del proprio impianto di riscaldamento e di raffrescamento è fondamentale l’aggiornamento sulle normative vigenti e sulle verifiche da effettuare nella progettazione degli impianti.
Pompe di calore: accelerazione sulla diffusione nel prossimo futuro
La Legge di Bilancio 2025, al comma 55 dell’art. 1, ha previsto lo “stop” agli incentivi per gli interventi di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie uniche alimentate a combustibili fossili.
La regola, in vigore dallo scorso 1° gennaio 2025, è in linea con quanto previsto dalla Direttiva Case Green. La direttiva EPBD IV (Direttiva UE 2024/1275), pubblicata l’8 maggio 2024 sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea, si pone diversi obiettivi ambiziosi.
Tra questi la riduzione dell’energia primaria media utilizzata di almeno il 16 per cento entro il 2030 e il target emissioni zero entro il 2050. A partire dal 2030, inoltre, le emissioni zero dovranno essere raggiunte anche dai nuovi edifici costruiti. La direttiva in questione ha infine previsto l’eliminazione degli incentivi per le caldaie alimentate a combustibili fossili, obiettivo che è stato recepito nel quadro agevolativo italiano dalla scorsa Manovra.
L’esclusione dal bonus ristrutturazione e dall’ecobonus interessa le caldaie non combinate con altri generatori di calore che sfruttano energia da fonte rinnovabile, ossia caldaie non ibride. Il riferimento ai combustibili fossili riguarda quelli non rinnovabili a base di carbonio, ad esempio il gas naturale, il petrolio e i combustibili solidi.
Potranno quindi essere ammessi gli incentivi relativi all’installazione di impianti di riscaldamento ibridi con una quota considerevole di energie rinnovabili, ad esempio la combinazione di una caldaia con un impianto solare termico o con una pompa di calore.
Quest’ultima tecnologia sarà quindi sempre più adottata non soltanto per il divieto stabilito dalla Legge di Bilancio 2025. È probabile che saranno previsti incentivi maggiori per l’acquisto e l’installazione di impianti di riscaldamento alimentati esclusivamente da pompa di calore o dall’abbinamento pompa di calore e solare termico.
A delineare un’accelerazione nell’adozione delle pompe di calore è anche il PNIEC, il Piano Nazionale integrato Energia e Clima.
Pompe di calore: le regole da tenere in considerazione
L’installazione delle pompe di calore è regolamentata da specifiche direttive europee e normative nazionali.
Tra quelle non molto recenti c’è la Direttiva ErP 2009/125/EC che fissa il quadro per l’elaborazione di specifiche comunitarie per la progettazione ecocompatibile e interessa, sotto il profilo ambientale, i prodotti connessi all’energia (comprese le pompe di calore).
Il settore delle pompe di calore è in continua evoluzione, con innovazioni che mirano a migliorarne l’efficienza e l’integrazione negli edifici. Una delle tendenze emergenti è l’utilizzo di gas refrigeranti naturali, come il propano (R290), che offrono un minore impatto ambientale e migliori performance energetiche.
Ci sono poi specifiche normative da tenere in considerazione, tra queste la UNI EN 14511-1:2022, che specifica i termini e le definizioni per la classificazione e le prestazioni dei condizionatori d’aria, refrigeratori e pompe di calore.
C’è poi la normativa UNI EN 14511-2:2022, relativa alle regole sui condizionatori, refrigeratori di liquido e pompe di calore con compressore elettrico per il riscaldamento e il raffrescamento degli ambienti e refrigeratori per cicli di processo con compressore elettrico. Tale norma è relativa alle condizioni di prova.
Nello stesso ambito deve essere menzionata la normativa UNI EN 14511-3:2022, relativa ai metodi di prova e la parte quattro, UNI EN 14511-4:2022, che stabilisce i requisiti.
Tali norme devono essere prese in considerazione in relazione ai requisiti tecnici che devono avere le stesse pompe di calore. Uno sviluppo recente della tecnologia è legato all’integrazione con sistemi fotovoltaici e di accumulo energetico. Questa sinergia permette di massimizzare l’autoconsumo di energia rinnovabile, riducendo ulteriormente i costi operativi e l’impatto ambientale.
L’adozione di sistemi di controllo avanzati consente una gestione ottimizzata dell’energia, adattando il funzionamento della pompa di calore alle condizioni climatiche e alle esigenze dell’edificio.
Tale tecnologia sarà incentivata anche per le indicazioni contenute nel PNIEC. Con l’obiettivo di raggiungere i target europei il piano prevede un’accelerazione su:
- fonti rinnovabili elettriche;
- produzione di gas rinnovabili (biometano e idrogeno) e altri biocarburanti compreso l’HVO (olio vegetale idrotrattato);
- ristrutturazioni edilizie ed elettrificazione dei consumi finali (pompe di calore);
- diffusione auto elettriche e politiche per la riduzione della mobilità privata;
- CCS (cattura, trasporto e stoccaggio della CO2).
Il terzo punto dovrebbe portare al rinnovo e al potenziamento degli incentivi per l’acquisto e l’installazione di pompe di calore. Tale tecnologia, infatti, si presta per una transizione all’elettrificazione dei consumi finali.
Nel PNIEC si legge, infatti, quanto segue:
“In ambito termico, la maggior parte degli interlocutori ritiene che l’elettrificazione e l’ampia diffusione delle pompe di calore, in accoppiamento al fotovoltaico, siano le leve fondamentali per promuovere la decarbonizzazione, pur senza tralasciare lo sviluppo di altre tecnologie rinnovabili (biomasse, biometano e solare termico).”
Tra le misure indicate nella comunicazione REPowerEU è previsto il raddoppio del target relativamente alle pompe di calore, così da consentire il raggiungimento di 10 milioni di pezzi installati entro 5 anni nell’Unione europea.
Per le pompe di calore si prospetta quindi un’accelerazione nella diffusione ma per l’utilizzo ottimale della tecnologia si dovrà tenere da conto anche gli aspetti tecnici collegati.
Pompe di calore: gli aspetti a cui prestare attenzione
Per sfruttare pienamente la tecnologia delle pompe di calore è necessario che i tecnici siano sufficientemente preparati, soprattutto nella fase di progettazione degli impianti.
È quindi necessario un continuo aggiornamento professionale, che permetta di rimanere informati sulle ultime normative e tecnologie disponibili.
Tale aspetto può avere un impatto positivo anche sulla progettazione degli impianti, che deve essere valutata con attenzione sulla base delle caratteristiche dell’edificio e dell’integrazione con eventuali altri sistemi.
Particolarmente importanti sono anche le fasi dell’installazione e della manutenzione. La prima deve essere eseguita sulla base delle linee guida del produttore e di quanto previsto dal progettista, e la seconda deve essere programmata con cadenza periodica.
Si deve inoltre fare molta attenzione al corretto dimensionamento della pompa di calore per evitare che un sovradimensionamento o un sottodimensionamento portino a cicli di accensione e spegnimento troppo frequenti o non rendano l’impianto in grado di fornire il calore necessario in determinate circostanze.
A tale aspetto si aggiungono quelli legati al luogo in cui viene installata un’unità esterna o all’ottimizzazione della pompa di calore, grazie all’abbinamento a un impianto fotovoltaico per la produzione di energia. Inoltre si deve tenere conto degli aspetti per evitare consumi elevati della pompa di calore e permettere l’ottimizzazione del suo funzionamento, sulla base delle relative caratteristiche.
Tra gli strumenti necessari per le verifiche potrebbe essere molto utile un apposito software che permetta la progettazione e la consegna rapida di edifici complessi e delle relative pratiche. Abbinati a tali funzioni potrebbero essere efficaci strumenti di simulazione dinamica oraria per il dimensionamento delle pompe di calore e la verifica del sistema impiantistico, come la resa dei terminali o il diametro delle tubazioni.
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