convivenza ed esenzione per pensionati, ecco la verità

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L’esenzione del canone RAI per i pensionati rappresenta un importante sostegno al reddito. D’altra parte, non sono tempi facili per le famiglie, che si trovano a fare i conti con l’aumento dei prezzi di beni e servizi. L’imposta obbligatoria prevista per chi possiede un apparecchio televisivo può pesare notevolmente sul reddito dei pensionati, tanto che molti hanno già presentato o stanno presentando la richiesta per l’esonero dal pagamento della tassa sulla TV. Tuttavia, questa opportunità di risparmio potrebbe essere compromessa dalla convivenza. Recentemente, fiscooggi.it ha chiarito i casi di esenzione dal Canone RAI in caso di convivenza con una persona diversa dal coniuge. Vediamo insieme cosa prevede la legge.

Esenzione Canone RAI per pensionati: cosa cambia in caso di convivenza?

L’aumento delle bollette di luce e gas ha messo in allarme molti cittadini. Alcuni si sono attivati immediatamente per richiedere l’esonero anche parziale dal pagamento del Canone RAI insieme alla fornitura del servizio elettrico. La normativa attuale stabilisce che l’imposta sulla TV sia dovuta dall’intestatario della fornitura elettrica, se possiede uno o più apparecchi televisivi.

Alcuni soggetti, inclusi i pensionati, possono chiedere l’esenzione dal pagamento del canone. L’Agenzia delle Entrate ha previsto diverse situazioni di esonero, tra cui i pensionati ultrasettantacinquenni con reddito basso, i diplomatici e i militari stranieri, nonché i cittadini che non possiedono un apparecchio televisivo.

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Chi ha diritto all’esenzione dall’imposta sugli apparecchi televisivi?

Secondo l’articolo 1, comma 132 della Legge n. 244/2007, i pensionati o le persone che hanno compiuto 75 anni o più, possono presentare la richiesta per l’esonero dal pagamento del canone RAI.

In particolare, la normativa prevede la riduzione del canone RAI sulla bolletta della luce, se il reddito complessivo annuo del richiedente e del coniuge (o della persona unita civilmente) non supera gli 8.000 euro.

In questo caso, è possibile presentare un’apposita dichiarazione sostitutiva, che certifichi il possesso dei requisiti previsti dalla legge.

Convivenza ed esenzione dal Canone RAI: come funziona?

La convivenza con familiari diversi dal coniuge può influire sull’accesso all’esenzione dal canone RAI. Secondo la normativa, il pensionato convivente con un coniuge o una persona unita civilmente, con un reddito inferiore a 8.000 euro, può richiedere l’esonero dal pagamento della tassa.

Tuttavia, se la convivenza riguarda altri familiari, come fratelli o nipoti, anche se privi di reddito, il pensionato non avrà diritto all’esenzione, anche se il reddito complessivo rientra nei limiti previsti dalla legge.

È importante notare che la normativa non prevede l’esenzione per persone diverse dal coniuge, come confermato da fiscooggi.it. Ad esempio, se il pensionato titolare della fornitura della luce convive con una persona diversa dal coniuge, non ha diritto all’esonero. Un’eccezione riguarda i collaboratori domestici come badanti o colf, per i quali è prevista una normativa speciale.

 L’erede può richiedere l’esonero dalla tassa sulla TV?

Un erede può evitare l’addebito del canone RAI sull’utenza elettrica intestata al pensionato o anziano deceduto, se quest’ultimo non deteneva un apparecchio televisivo. In tal caso, l’erede può presentare una dichiarazione sostitutiva all’Agenzia delle Entrate.

Nella dichiarazione, dovrà essere indicato il codice fiscale dell’intestatario dell’utenza su cui è stato addebitato il canone e la data del decesso. La dichiarazione sostitutiva deve essere presentata seguendo le modalità previste dalla normativa per ottenere l’esenzione dal canone.

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Come presentare la dichiarazione sostitutiva per l’esenzione dal Canone RAI

La dichiarazione sostitutiva può essere presentata all’Agenzia delle Entrate tramite l’applicazione web, utilizzando i servizi disponibili se muniti delle credenziali di accesso al sistema SPID o CIE. In alternativa, la richiesta può essere inviata tramite:

  • Intermediari abilitati;
  • Posta elettronica certificata (PEC), purché la dichiarazione sia sottoscritta con firma digitale e inviata all’indirizzo [email protected];
  • Forma cartacea, mediante spedizione per raccomandata all’Ufficio Canone TV, c.p. 22 Torino, con copia di un valido documento di riconoscimento allegata.

Riepilogo dell’esenzione dal Canone RAI per i pensionati

  1. Esenzione per pensionati e requisiti: i pensionati ultrasettantacinquenni con reddito annuo inferiore a 8.000 euro possono richiedere l’esonero dal pagamento del Canone RAI. La domanda va presentata con una dichiarazione sostitutiva che certifica il reddito.

  2. Convivenza e diritto all’esenzione: la convivenza con familiari diversi dal coniuge, come fratelli o nipoti, esclude il diritto all’esonero, anche se il reddito complessivo rientra nei limiti previsti. Un’eccezione riguarda i collaboratori domestici come badanti e colf.

  3. Erede e richiesta di esonero: in caso di decesso del pensionato, l’erede può presentare una dichiarazione sostitutiva per evitare l’addebito del Canone RAI sull’utenza elettrica, se non vi è un apparecchio televisivo. La dichiarazione deve essere inviata all’Agenzia delle Entrate secondo le modalità previste.



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