La battaglia di Pavia in una medaglia di Carlo V e Ferdinando I – Medaglistica – Lamoneta.it

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Salve. Come annunciato nella discussione La battaglia di Pavia nelle stampe in “Altre forme di collezionismo”, descrivo qui la medaglia in tema presentata all’Asta Varesi 68 e la sua storia (https://www.frisione.it/Data/Sites/1/media/aste/asta_68/6_Pavia.pdf).

 

L’esito della battaglia di Pavia del 24 febbraio 1525 che ha condizionato gli assetti politico/territoriali in tutta Europa nei decenni successivi ebbe un notevole richiamo anche in opere letterarie, in numerose incisioni e xilografie e in alcuni dipinti. Tra tutta la produzione artistica spiccano gli arazzi conservati presso il Museo di Capodimonte di Napoli.

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La battaglia venne ricordata anche con una medaglia, estremamente rara, apparsa in un’asta svizzera Scheizerischer Bankverein, Numismatische Abteilung, Auktion 37, 24-27 gennaio 1995, Basilea, n. 2419. La medaglia proviene dalla collezione del Conte Weiland Arthur von Enzenberg, dispersa a Praga nell’asta Gerhard Hirsch e Otto Helbing Nachfolger del 15 novembre 1934, descritta al lotto n. 87. Questa medaglia era presente anche nella collezione del Barone Adalbert von Lanna che andò dispersa a Berlino nell’asta Rudolph Lepke nei giorni 16-19 maggio 1911 al n.642 e nella collezione dell’Arciduca Sigismondo d’Austria, dispera nell’asta Adolph Hess a Lucerna 14 novembre 1933 al n.56. Un altro esemplare è apparso nell’asta n. 17 Auktionshaus H.D. Rauch di Vienna del 31 ottobre 1975 al n.481. Inoltre dalla bibliografia consultata risulta un altro esemplare nella collezione del Principe Wihelm Albrecht di Montenuovo venduta a Francoforte da Adolph Hess nel 1880-1886 descritta nel listino del 1881 al n.578.

Medaglia (57,99 g; 59,99 mm); 1525

D/ •CHRVS •REGIT•ANIMAS•HAEC•REGNA•CAROLVS•VSVS•EST•POPVLI Busti di fronte di Carlo V a sinistra e Ferdinando I imberbe a destra, posti entro un tempietto trionfale riccamente decorato, di disegno rinascimentale, a cupola con occhio centrale sorretta da quattro colonne. Ai lati delle colonne in primo piano due soldati con fiaccola. In esergo un Genio alato di fronte tra l’aquila imperiale a destra e lo stemma d’Austria a sinistra su cartigli.

R/ •DNS•DISSIPAT•POPVLOS•QVI•BELLA•VOLVNT•ET•SIBI•IPSIS•CONFIDVNT Vista prospettica dei luoghi della battaglia: al centro il Parco visconteo racchiuso dal muro orientale, occidentale e settentrionale; in basso è raffigurata la Certosa, più sopra il castello di Mirabello e più in alto la Torretta. Il parco è attraversato da un corso d’acqua (probabilmente la Vernavola), al di sopra ci sono tre personaggi coronati in corrispondenza dei tre stemmi araldici (sono i tre sovrani che erano presenti sul campo di battaglia e precisamente il re di Scozia, il re di Navarra e quello di Francia. A destra le truppe imperiali respingono quelle francesi. A destra gli accampamenti francesi con alcuni soldati caduti, le artiglierie in posizione per bombardare la città. Al centro della battaglia i trinceramenti francesi al di sopra dei quali è rappresentata Pavia con le mura e al centro del perimetro il castello visconteo. Più in alto il Ticino e l’isola formata dal Gravellone, il Borgo Ticino, con a sinistra lo stemma francese a indicare la posizione delle loro truppe, collegata alla città dal Ponte Coperto e da un ponte provvisorio a monte. Sullo sfondo le colline dell’Oltrepò.

La base d’asta della medaglia estremamente rara (Ag: 57,99 g; 59,99 mm; grado di conservazione BB) era di 6.500,00 EUR ed è stata aggiudicata a 6.800,00 EUR (Numero offerte: 2).

Esemplare in buone condizioni nonostante la rimozione maldestra di un appiccagnolo che, a nostro avviso, nulla toglie al fascino e alla bellezza di questo esemplare. La medaglia non è datata e venne indicato il 1525 nel catalogo d’asta. È stata voluta probabilmente da Ferdinando I che in quelle circostanze aveva inviato reparti di cavalleria in rinforzo alle truppe imperiali che si accingevano a rompere l’assedio.

La sua produzione è stata affidata a Conz Welcz, incisore della Boemia attivo a Joachimsthal, 1527-1553. ( https://www.nga.gov/collection/artist-info.5541.html ).

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